Prima conferenza stampa per il nuovo portiere della Salernitana, Ochoa, neo-arrivato alla squadra campana. In ottica fantacalcio nella nostra lista, la sua quotazione uscirà durante la giornata del due gennaio. Queste le sue prime parole:
"Non potevo dire di no quando si è presentata la possibilità di giocare nella serie A. Il direttore sportivo mi ha spiegato quali siano gli obbiettivi della Salernitana nel medio-lungo termine e mi sono sentito subito coinvolto. Avevo altre soluzioni per continuare la mia esperienza in altri paesi e in altri campionati, ma appena è finita la coppa del mondo ho avvertito la voglia di sposare un progetto ambizioso, interessante. Sono veramente contento di essere qui, porto la mia esperienza all'interno del gruppo e spero di poter dare un grande contributo anche sul rettangolo verde".
La prima partita sarà contro il Milan… "La partita complicata deve essere una motivazione aggiuntiva, io sono contento di esordire contro un avversario di livello internazionale come il Milan. Ci teniamo molto a iniziare bene l'anno. Nel nostro stadio possiamo toglierci tante soddisfazioni. Gioco nel campionato migliore del mondo, sono felicissimo di indossare la maglia granata"
Salerno è un po' come una città sudamericana, una tifoseria molto “forte”… "La tifoseria mi incanta, so che la nostra curva è calda come quella messicana. Quando abbiamo iniziato la trattativa ho subito pensato al calore del pubblico granata. Chi viene dal continente americano ha bisogno di essere trascinato dal popolo".
Cosa pensi della Serie A? "In Messico abbiamo sempre seguito la vostra serie A. Sono stato in giro per l'Europa, ma il campionato italiano è uno di quelli speciali e di alto livello. Ci sono squadre storiche che ho affrontato da avversario ai tempi di Batistuta alla Roma e di Ronaldo e Pirlo alla Juventus. Tra i portieri che mi affascinano non posso non citare Pagliuca, Toldo, Buffon. Voglio menzionare anche il nostro direttore De Sanctis che è stato un grande atleta. Parliamo di gente che ha scritto la storia, è un paese che storicamente ha sempre sfornato giocatori di altissimo livello".
Hai sentito Lozano? "Non particolarmente, ho solo chiesto informazioni generali sul campionato di serie A italiano. Non ho chiesto consigli rispetto alla mia scelta. Mi è bastato parlare con il direttore sportivo De Sanctis per capire quanto fosse prestigioso il progetto del quale ora faccio orgogliosamente parte".
L'obbiettivo della squadra? "Avere la promozione matematica il prima possibile. Dobbiamo fare in modo che questa squadra resti in serie A quanto più tempo possibile".
Hai parlato con Sepe? "No, ma ci alleneremo insieme e avremo tempo per farlo. Sono a disposizione sua e della squadra, appoggerò sempre i miei compagni anche se non dovessi essere il portiere titolare".
Gli attaccanti dei quali hai più paura? "Ho un profondo rispetto per tutti, ma non ho paura di nessuno. Ovviamente siamo in A e tutti gli attaccanti hanno grosse qualità. Inizieremo subito col Milan di Giroud e Leao. L'Inter ha Lautaro Martinez, conosco bene anche Milik della Juventus. Non posso non citare Lozano che è un mio compagno di squadra in nazionale. Sono orgoglioso di poter affrontare campioni di livello internazionale".
Hai qualche idea sul perchè nessun top team ha puntato su di te? "È difficile che una squadra importante d'Europa punti con convinzione su un portiere americano, anche a causa del discorso legato al tesseramento degli extracomunitari. Ora ho il passaporto spagnolo ed è stato più semplice. Ho avuto delle opportunità, però ci sono stati ostacoli di natura burocratica che non mi hanno permesso di firmare e di iniziare un'avventura importante con un top club".
Senti la spinta dei tuoi tifosi sudamericani? "È sicuramente una responsabilità. Ho sempre cercato di rappresentare un esempio soprattutto per i più giovani durante tutta la mia carriera, a prescindere dal momento, positivo o negativo che sia. Ho il dovere di essere sempre un atleta professionale, che rispetta la società per la quale gioca. Proprio per queste mie caratteristiche spero di disputare il mio sesto mondiale".
Solo sei mesi nel contratto… Come mai questa scelta? "L'opzione dell'anno aggiuntivo c'è. La dirigenza ha deciso di proporre un contratto di sei mesi e io ho accettato. De Sanctis è stato molto chiaro quando ha parlato con me. E nel calcio non è facile incontrare una proprietà così onesta e diretta. L'ho apprezzato molto. E' stato un accordo che ha reso felici entrambe le parti, ora tocca a me mettermi a disposizione della squadra e crearmi le opportunità giuste per ben figurare in serie A. La competizione crea stimoli giusti, è ovvio che mi piacerebbe lasciare il segno anche a Salerno".
Che gruppo hai trovato? Hai già legato con qualcuno? "Sono in una squadra che ha una grande porzione qualità e talento. Ci sono calciatori di livello. Non è stato difficile entrare nel gruppo, anche perchè si parlano tante lingue. Inglese, francese, spagnolo. Poco a poco imparerò l'italiano. E' uno spogliatoio di spessore, credo che nel presente e nel futuro potremo fare delle ottime cose".
Hai visto Salerno? "Si, penso che dobbiate essere orgogliosi della città in cui abitate, si mangia anche bene! Ho già assaggiato la mozzarella di bufala"
