Partita subito accesa con la squadra di Spalletti che si approccia, prevedibilmente, con mentalità aggressiva ma senza sbilanciarsi eccessivamente, e la Salernitana che si compatta per ridurre spazi e rischi al minimo ma senza timori reverenziali. Quarantacinque minuti di dominio territoriale da parte del Napoli, che raramente, però, è riuscito a rendersi pericoloso dalle parti di Ochoa. La squadra di Spalletti ha provato a trovare subito la rete del vantaggio, dopo un minuto, con un colpo di testa di Osimhen su cross di Lozano, terminato sul fondo. È proprio con lo stesso fondamentale che il nigeriano ha avuto la più grande occasione del primo tempo, staccando benissimo su calcio di punizione di Zielinski e trovando una grande risposta di Ochoa. Nel finale tentativo da fuori di Anguissa, respinto anche questo dal portiere messicano. Nessun pericolo, invece, dalle parti di Meret. La ripresa prosegue sulla stessa falsa riga fino al 90’: possesso palla dominato dalla squadra di Spalletti che elabora il pallone e prova l’arrembaggio da un parte e dall’altra, i granata tengono botta con Ochoa & co. che rispondono colpo su colpo alle incursioni azzure. E’ solo al 62’ che si sblocca il punteggio, e su calcio d’angolo, con Olivera che sfrutta con un ottimo tempismo il cross del neoentrato Raspadori, battendo in rapidità la marcatura di Daniliuc. Segue una lieve fase di adagio del Napoli in cui la Salernitana sopravanza e sfrutta uno dei rarissimo spazi concessi dalla retroguardia azzurra, pareggiando con un incredibile gol di Dia che trova l’incrocio da angolazione impossibile. Ultimi minuti che si concludo con l’arrocco finale della squadra di Sousa, che porta a casa un punto utile alla salvezza.
NAPOLI-SALERNITANA 1-1
NAPOLI
MERET 6
Quasi mai impegnato, se non nelle uscite. Non ha colpe sul gol subito.
DI LORENZO 6
Lo si vede diligentemente su tutta la corsia destra, con meriti in entrambe le fasi di gioco, e talvolta anche in mezzo al campo durante azioni offensive prolungate del Napoli.
RRAHMANI 6
Poco o niente da fare sulla sua posizione, tanto da spingersi più volte oltre la linea mediana. Presenza costante sui calci piazzati.
KIM 6
Gestione ordinata della difesa e interventi, quelle rare volte in cui viene chiamato in causa, ordinati e in anticipo sul giocatore.
OLIVERA 7
Prestazione marginale per un’ora, ordinaria amministrazione e coadiuvante alla manovra. Poi sblocca il punteggio con un colpo di testa, meriti per il tempismo con cui supera la marcatura e anche la figura di Ochoa.
ANGUISSA 6,5
Talvolta macchinoso nel possesso palla ma le lunghe leve gli consentono di rubare sempre l’attimo agli avversari, creando situazioni di vantaggio numerico. Al 41’ ci prova dalla distanza impegnando severamente Ochoa.
LOBOTKA 6,5
Impeccabile nella lettura delle azioni, proprie e avversarie: deciso negli anticipi, preciso nell’orchestrare la manovra azzurra.
ZIELINSKI 5,5
Si vede poco nella manovra azzurra, quando chiamato in causa non sembra mai lucidissimo. Discreto in fase di non possesso, dove spende bene un giallo per fermare una ripartenza.
LOZANO 6
Subito un invitante pallone in area dopo pochi minuti, presentandosi alla Salernitana come una mina vagante. Discreto lavoro senza palla, i suoi tagli diagonali sono sempre fonte di insidie.
OSIMHEN 6
È sempre il giocatore azzurro più pericoloso e il più degno di attenzioni da parte della difesa granata, ed è sua la prima vera occasione che, di testa, impegna Ochoa in una strepitosa parata.
KVARATSKHELIA 6
Il suo funambolismo è ormai famigerato, tanto da trovarsi spesso raddoppiato, asfissiato da Mazzocchi e Daniliuc. Si trova “costretto” a dialogare maggiormente con la squadra per via di spazi ridottissimi. Nonostante l’estenuante marcatura prova fino alla fine i suoi “uno contro uno”, arrembando ancora e ancora l’area granata.
RASPADORI 6,5
Entra e serve immediatamente l’assist vincente da calcio d’angolo per Olivera, prosegue dando maggior ordine alla manovra, giocando quasi da trequartista tra le linee. Un impatto più che positivo sul match.
ELMAS 6,5
Subito incursione personale al suo ingresso, nel tentativo di creare semplicemente vantaggio numerico, che lo porta fino alla conclusione che sfiora il palo.
JESUS SV
Subentra in una difesa già poco impegnata, anche lui non ha avuto impegni particolari.
SIMEONE SV
Scampolo di minuti in cui prova a rendersi pericoloso, ma non bastano tempo e spazi.
NDOMBELE SV
Ingresso a partita ormai conclusa, non giudicabile.
SPALLETTI 6
Sufficienza per Spalletti che ha tra le attenuanti l’aver trovato una Salernitana arroccata e ordinata nella gestione difensiva. Il suo Napoli ha controllato quasi interamente il possesso palla, quindi la partita, creando non poche occasioni, non sempre concretizzate a pieno.
SALERNITANA
OCHOA 7
Tiene inviolata la porta granata fin quando può, grazie al suo ottimo senso della posizione e ai fantastici riflessi che dicono più volte NO al Napoli. Non ha responsabilità sul gol subito.
DANILIUC 5,5
La sua zona è tra le più critiche, con la presenza sia di Osimhen che del georgiano, ma riesce a focalizzare la marcatura sul singolo giocatore e rendersi difficile da superare. Nella ripresa ha grosse responsabilità sulla marcatura errata di Olivera, che va in rete su calcio piazzato.
GYOMBER 6,5
Clienti insidiosi ma non ha timore nell’intervenire con decisione nelle chiusure. Bene anche nei contrasti fisici, impatta con forza sul marcatore ma senza eccedere nel fallo.
PIROLA 6,5
Buon lavoro anche per lui in fase di marcatura: sa di non essere rapidissimo e compensa con delle egregie letture della manovra azzurra, intervenendo spesso in anticipo.
MAZZOCCHI 6,5
Approccio di gara molto attento: sa di avere una grossa insidia, quella georgiana, sul suo lato e non gli lascia spazio di manovra, prediligendo il lavoro di copertura ma senza abbandonare la spinta offensiva.
COULIBALY 6,5
Tocca a lui la lotta muscolare, con tutti, dalla mediana in giù: compito ingrato ma che gli riesce egregiamente, dando filo da torcere a chiunque passi dalle sue parti. Tra gli ultimi ad arrendersi.
VILHENA 6
Ordinato giro palla ma nulla di eccelso, preferisce la sicurezza di un passaggio corto alla possibilità di perdere il possesso palla con un lancio.
BRADARIC 6
Lavoro attento e metodico sull’out di sinistra: concentrato a stoppare le avanzate di Di Lorenzo e ad arginare le incursioni di Lozano.
CANDREVA 6
Gioca solo la prima frazione di gioco, senza ne pecche ne lodi, si nota per un paio di cross tagliati in area. Esce anzitempo per scelta tattica.
KASTANOS 6
Primo tempo impalpabile: pochi spazi giocabili, poco coinvolto nella manovra, ma anche poco movimento senza palla da parte sua. Nella ripresa compensa la sua assenza offensiva con un ottimo lavoro in copertura, dando manforte alla retroguardia e rinfoltendo la mediana.
DIA 7
Nella prima frazione una timida presenza sul fronte offensivo granata, troppo prudenza nelle sue decisioni con la palla che gli fan perdere secondi preziosi, rallentando l’azione. Nella ripresa non ha grossi cambiamenti ma si inventa un gol meraviglioso da angolo impossibile
BOTHEIM 6
Porta maggior peso in attacco ma mai davvero pericoloso. Riesce almeno a far alzare il baricentro della squadra giocando di sponda.
PIATEK 6
Ingresso non incisivo sul punteggio ma sul morale della squadra, si rende protagonista di un tiro dalla distanza e di un paio di chiusure difensive che da ai compagni una non banale spinta mentale.
SAMBIA 6
Forza fisica al servizio della squadra in un momento critico e decisivo, che porterà poi al gol del pareggio. Manforte.
BOHINEN 5,5
In difficoltà su una mediana dominata dal Napoli, non riesce ad arginare la manovra azzurra, tantomeno a imporsi.
LOVATO SV
Non valutabile.
SOUSA 6
Mette in campo una formazione compatta con atteggiamento prudente ma non timoroso, che prova a ripartite alla minima occasione. Al netto del gol subito, Sousa può dire di avere arginato, seppur a fatica, il Napoli e avergli tenuto testa.
