Dionisi, la felicità e quell'urlo strozzato in gola

Un Sassuolo che si dimostra grande contro le grandi

mercoledì 01 dicembre 2021

Al 95° c'era un'intero stadio a festeggiare l'ennesima impresa del Sassuolo targato Dionisi. Poi la Var e quella sensazione che ti lascia l'amaro in bocca, ma che non toglie il gusto all'ennesima prestazione di livello. Poteva essere un'altra serata da incorniciare per i neroverdi, che sotto di due gol, non si arrendono alla prima della classe. Prima l'ennesimo colpo di classe di Scamacca, che inizia sempre più a marcare il territorio, poi il pareggio del difensore più prolifico in rosa, Gian Marco Ferrari che porta il primo bonus della stagione, ai Fantallenatori temerari che hanno avuto il coraggio di schierarlo. Alla fine l'apoteosi sul destro incrociato di Defrel, ma il fallo di Berardi pesa tantissimo. Tre punti sfiorati, e la costante sensazione che il lavoro di Mister Alessio Dionisi inizi a portare i frutti sperati.

Mister…peccato eh…
“Devo fare i complimenti ai ragazzi, siamo soddisfatti per il 2-2, chiaramente c’è un pizzico di amaro in bocca per il mancato 3-2. Penso che ce la siamo giocata alla pari, anche sul 2-0 siamo rimasti in partita e credo il pareggio sia giusto”.

E' riuscito a trovare i giusti equilibri o ci sta ancora lavorando?
“Stavamo cercando di raggiungere un certo equilibrio e ci stiamo riuscendo, poi sicuramente qualcosa sbagliamo e sbaglieremo ancora, anche oggi in fase d’uscita qualcosa abbiamo sbagliato. Con il nuovo assetto abbiamo più equilibrio in mezzo, qualcuno deve sacrificarsi, Raspadori deve fare tanto lavoro oscuro. Ora dobbiamo essere bravi e continuare così, la prossima partita paradossalmente per noi varrà di più, sarà uno scontro diretto anche se siamo alla sedicesima partita”.

Come mai la difesa è stata rivoluzionata dopo la vittoria esterna in casa del Milan?
“Credo che abbiamo tanti giocatori bravi nel reparto difensivo e con caratteristiche diverse, soprattutto sui terzini. Sapendo che caratteristiche ha il Napoli ho fatto alcune scelte, specificando che potevano giocare anche gli stessi di San Siro per come avevano giocato. Ho cambiato Rogerio in corsa perché ammonito, ho preferito però mettere energie fresche fin da subito”.