Juventus-Cagliari, le pagelle: Bernardeschi star della serata

Protagonista l'ala bianconera che manda fuori giri i sardi, Cagliari quasi mai in partita.

martedì 21 dicembre 2021

Match solo apparentemente ostico per i bianconeri che, in verità, non hanno quasi mai sofferto le poche sortite del Cagliari. Possesso palla ordinato e alcune ripartenze sono bastate a scardinare la difesa sarda, che va sotto con un gol fortunoso di Kean. La chiude Bernardeschi al termine di un contropiede.
Minima spesa, massima resa.

JUVENTUS-CAGLIARI 2-0

JUVENTUS

SZCZESNY VOTO 6.5

Non viene impegnato per molti minuti ma è reattivo quando chiamato in causa.

CUADRADO VOTO 6.5

Costante apporto offensivo, tenta sempre il salto dell’uomo, una spina nel fianco.

DE LIGT VOTO 6

Ordinato ed elegante, interviene sempre in anticipo ma non ha molti grattacapi.

BONUCCI VOTO 6

Anche per lui pochi problemi, dirige e imposta dalla difesa.

ALEX SANDRO VOTO 5.5

Ci si aspettava qualcosa di più propositivo, fa solo il suo compito di appoggio all’azione.

BENTANCUR VOTO 6

Ordinato nel fraseggio, non disdegna le proposizioni offensive.

ARTHUR VOTO 6

Buon giro palla ma ancora poco propositiva, senza ne pecche ne lodi.

RABIOT VOTO 5.5

Partita ordinata ma poco propositiva, viene sostituito per avere più dinamismo.

BERNARDESCHI VOTO 7

Oggi uomo in più: rompe gli equilibri dei sardi con la sua facilità nel saltare l’uomo. La prima marcatura scaturisce da una sua iniziativa, la seconda invece è una sua conclusione angolata.

MORATA VOTO 6

Ispirato ma più maldestro rispetto a scorse prestazioni, va riconosciuto il suo impegno e la disponibilità ad allargare il suo gioco pur di trovare spazi.

KEAN VOTO 6.5

Fortunosa la sua deviazione che genera il vantaggio, va però sottolineato il suo attaccare gli spazi e il saper giocare di sponda.

MCKENNIE VOTO 6.5

Da il ritmo e la grinta che mancava nel motore del centrocampo bianconero. Uomo ovunque.

KULUSEVSKI VOTO 6.5

Spezza definitivamente il Cagliari con le sue ripartenze, in una di esse serve l’assist per il 2-0 finale.

LOCATELLI VOTO SV

Non valutabile.

DE SCIGLIO VOTO SV

Non giudicabile.

KAIO JORGE VOTO SV

Non giudicabile.

ALLEGRI VOTO 6.5

Organizza i suoi con un quadrato e collaudato 442 che gli evita inutili rischi e allo stesso di tempo di manovrare con ordine. Intuizione corretta sul subentro di Kulusevski che sfrutta bene gli spazi ampi che si erano creati.

CAGLIARI

CRAGNO VOTO 6

Sempre molto lucido, soprattutto nelle uscite basse.

ZAPPA VOTO 5.5

Gioca inizialmente basso, attento in copertura. Nella ripresa trova più spazi per la sovrapposizione ma perde lucidità e capacità di ripiegare in difesa.

CEPPITELLI VOTO 6

Il più ordinato dei suoi, legge quasi sempre correttamente l’azione offensiva bianconera.

CARBONI VOTO 5.5

Qualche difficoltà in marcatura, paga la poca esperienza, compensa con le maniere forti.

LYKOGIANNIS VOTO 6

Ha clienti difficili sul suo lato, li soffre ma gli rende pan per focaccia.

BELLANOVA VOTO 6.5

Propositivo e abile negli scambi, mette in difficoltà la corsia mancina della Juventus.

GRASSI VOTO 5.5

Tanta corsa senza palla che gli fa perdere lucidità. In ritardo.

DEIOLA VOTO 5.5

Soffre anche lui il palleggio e la fisicità degli avversari, diversi disimpegni errati.

DALBERT VOTO 5.5

Inizio partita dinamico ma soffre le ripartenze bianconere per le quali non riesce a garantire copertura, spende anche un giallo.

PEREIRO VOTO 5

Pochi spazi tra le linee ma non è un attenuante per la prestazione impalpabile,

JOAO PEDRO VOTO 5.5

Le giocate tecniche rimangono ma mancano di convinzione, anche mal servito.

PAVOLETTI VOTO 5.5

Subentra per da peso all’attacco, riesce a portar via qualche uomo a Joao Pedro ma sfruttando eccessivamente il suo fisico, spende molti falli.

OLIVA VOTO 5.5

Subentra a Deiola per dar nuovo ossigeno a centrocampo, fa quel che può in copertura.

KEITA VOTO SV

Non giudicabile.

MAZZARRI VOTO 5

Modulo speculare ma più arrocato: timide e mal riuscite ripartenze non sono ovviamente sufficienti a impensierire la squadra avversaria. I cambi, tardivi, non cambiano la situazione.