Sarri non vuol sentire parlare di occasione sprecata

In conferenza stampa anche il tecnico laziale recrimina per le assenze in squadra

sabato 22 gennaio 2022

Partita bloccata, con la Lazio che ha cercato qualcosa in più rispetto ad i bergamaschi, impegnati a difendersi, poiché privi di ben 10 giocatori. Uno 0-0 senza emozioni, tranne per il palo di Zaccagni, che avrebbe potuto cambiare la partita. Ma non fatelo notare a Maurizio Sarri che, sentendo parlare i giornalisti di occasione sprecata, li blocca subito per elencare anche lui le assenze laziali.

“L’Atalanta aveva delle grandi difficoltà, ma anche noi avevamo cinque giocatori fuori, e due rientrati ieri. Avevamo anche noi tanti problemi, ed abbiamo fatto a meno di 7 giocatori, e nonostante questo abbiamo disputato una discreta partita a livello sia fisico che tattico. C'è mancata probabilmente un po' di brillantezza e nella ripresa hanno pesato i 120’ con l’Udinese”.

Non subite gol da tre gare, può essere un segnale che la squadra ha trovato un equilibrio?
“Offensivamente però siamo mancati negli ultimi venti metri, abbiamo faticato ma fin lì abbiamo portato qualità e palleggio. Nella zona di campo dove serviva brillantezza fisica abbiamo pagato qualcosa. L’Atalanta i difensori li aveva ed hanno fatto anche una grandissima partita”.

Cosa serve di più davanti?
“Oggi c'è mancata brillantezza. Come ho detto prima hanno influito i 120’ minuti disputati 3 giorni fa. Abbiamo pagato un po’ queste cose. Felipe Anderson non attacca molto l’area, Zaccagni nemmeno per le caratteristiche che ha. Il rientro di Pedro ci aiuterebbe molto”.

Deluso da Felipe Anderson?
"Lui ha un carattere particolare, è una persona molto sensibile, bisogna cercare di aiutarlo a livello mentale. Fa un mestiere in cui dovrebbe fregarsene di tutto e di tutti, anche perché si gioca spesso ed un minimo di faccia tosta bisognerebbe averla. Quando ho visto che lo fischiavano, avrei voluto cambiarlo, ma lo avrei demoralizzato ancora di più, lo conosco".

Rinnova il contratto?
“Non l’ho ancora avuto sotto il naso, ma nell’ultimo mese il presidente ha avuto diversi problemi, forse più importanti”.