Una Roma senza fronzoli vince una partita ostica, contro un ottimo Spezia. Difesa a tre con i due cursori esterni, Karsdorp e Vina che spingono ai lati e l'armeno Mkhitaryan a tutto campo, libero di inventare con le sue incursioni micidiali. Eppure i gol arrivano dai due difensori centrali Smalling ed Ibanez, che fanno felici i Fantallenatori nel posticipo del lunedì, che chiude il 17° turno di campionato.
Mou dà fiducia agli uomini che hanno ottenuto il primo posto in Conference League, escluso lo squalificato Mancini. Vittoria importante che rilancia i giallorossi in chiave quarto posto. Unica nota stonata nella vittoria giallorossa, l'espulsione di Felix Afena-Gyan al 90° per doppia ammonizione, causa un'ingenuità sicuramente dettata dall'età. Ingenuità che costerà un turno di squalifica, nell'importantissima trasferta di Bergamo.
In panchina nonostante il risultato positivo era molto preoccupato…
“Ho apprezzato i gol su corner, perché ieri ci siamo allenati su questo per 20/25 minuti. Sono soddisfatto del risultato ma non della partita, di come abbiamo giocato. Eravamo in controllo, ma poi perdiamo tante palle facili, non c’è stata una buona circolazione. Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, sono soddisfatto dello sforzo di Ibanez, rimasto in campo nonostante le difficoltà fisiche. Poi l'uscita di Smalling ha cambiato tutto. Abbiamo fatto rientrare lo Spezia in partita, quando avremmo dovuto chiuderla”.
Smalling, Ibanez e Zaniolo recuperabili per l’Atalanta? "Vediamo, Ibanez che ha tenuto il campo per novanta minuti. Smalling no. Sono due giocatori di carattere diverso, se è uscito vuol dire che ha sentito qualcosa. Ibanez gioca sempre. L'Atalanta è una squadra top che gioca con intensità altissima e una rosa importante, sarà difficile. Zaniolo non lo so, non è un infortunio grave, ma bisogna valutarlo. Sarà tosta la prossima gara contro l’Atalanta così come quella dopo con la Sampdoria”.
Dove può arrivare questa Roma? “In una stagione senza infortuni, cartellini e stanchezza avremmo potuto lottare per qualcosa in più, ma non per il campionato. Però ci sono gli infortuni e prendiamo una valanga di cartellini. Abbiamo bisogno di tempo per fare qualcosa sul mercato, non a gennaio dove faremo piccole operazioni. Dobbiamo costruire una rosa più forte, devo essere critico perché voglio sempre di più e non mi piace soffrire fino alla fine. Però è anche vero che ci mancavano troppi giocatori e devo essere pragmatico e guardare ai tre punti".
In cosa si sente maestro per allenatori giovani come Motta? "Non mi sento maestro di nessuno. Sono solo un uomo con più esperienza in panchina. Diventare allenatori con questo percorso, dal basso, è duro, ma sarà una esperienza incredibile per loro".
