Doveva essere l’anno della consacrazione, l’anno del ritorno della Roma, e invece continua il periodo altalenante della squadra capitolina. L’arrivo di Josè Mourinho era stato preso dai tifosi come l’arrivo del salvatore, di colui che avrebbe portato i giallorossi nuovamente al vertice, ma qualcosa è andato storto. Attualmente la formazione del portoghese si trova all’ottavo posto, distante poche lunghezze dalla zona Europa, ma l’andamento dell’ultimo periodo la sta spingendo lontana dal suo obiettivo. Nelle ultime 5 partite di campionato, la Roma ha totalizzato solamente tre punti, ovvero i tre pareggi consecutivi contro Genoa, Sassuolo e Verona. Punti persi e fondamentali per restare sul treno che punta al Vecchio Continente.
La partita giocata contro il Verona di Tudor è una dimostrazione. La partita è terminata 2-2, dopo che la squadra veneta per un’ora di gioco è stata padrone del rettangolo verde. Non a caso la squadra di Tudor in questo campionato ci ha abituato a giocare partite sempre in maniera aggressiva, ferocia nell’uno contro uno. Il match delle 18 di domenica 20 febbraio, però, possiamo dire essere stato il match della doppia faccia: perché da una parte abbiamo il Verona che prima crea ed è uno spettacolo da vedere, poi crolla sul finale subendo la rimonta della Roma, che a sua volta ha giocato una prima ora di gioco subendo, per poi riuscire a capovolgere la partita portando a casa un punto fondamentale. I pronostici della vigilia sono stati rispettati, come mostrato sui principali bookmakers e casinò online, come NuoviCasino.it, dove il pareggio tra i due club aveva una quotazione comunque bassa.
Il Verona passa subito in vantaggio con Barak al quinto minuto del primo tempo, ma passano solamente 15 minuti e la squadra di Tudor trova il raddoppio con Tamèze. La Roma è assediata, ma dopo l’ora di gioco qualcosa cambia. Il gol di Volpato al 65esimo segna il declino del Verona e la rimonta giallorossa, con il gol di Bove che fa impazzire l’Olimpico. Il match si chiude con l’espulsione di José Mourinho a causa delle eccessive proteste contro l’arbitro Pairetto.
Certamente non è stata una partita semplice per il tecnico portoghese che prima calcia un pallone in tribuna e poi le bottigliette d’acqua. Questo atteggiamento è costato al tecnico il cartellino rosso. Inoltre l’allenatore ex Inter rischia anche una maxi squalifica, in quanto ha rivolto verso il direttore di gara il gesto del telefono, urlandogli più volte frasi pesanti, come “Ti ha mandato la Juventus”. Accuse gravi che sicuramente avranno delle ripercussioni.
Mou ci ha sempre abituato a simili teatrini: celebre le manette rivolte a Tagliavento quando allenava l’Inter. Il match era contro la Sampdoria. Questa volta il tecnico non si è fermato e anche negli spogliatoi ha continuato a rivolgere gravi accuse contro l’arbitraggio: “Ti hanno mandato apposta”.
C’è d’aggiungere che la dirigenza giallorossa ha preso le distanze dalle frasi del proprio allenatore, chiedendo scusa in più riprese al direttore di gara.
