Match che si apre subito con un’occasione per Kane, quasi un rigore in movimento, stoppato solo da un’ottima chiusura di Zimmerman, Tema della partita che si sviluppa con l’Inghilterra che prova a sviluppare il gioco in ampiezza, cercando di allargare le maglie statunitensi, con l’auspicio di sorprendere gli avversari grazie ad improvvise accelerazioni. Gli Stati Uniti non si lasciano scardinare e tentano spavalde ripartenze, con meno palleggio, dando agli inglesi non pochi grattacapi e sfiorando anche il vantaggio con un sinistro di Pulisic, fermato solo dalla traversa. Sul finale di primo tempo una sortita improvvisa inglese con Mount che impegna seriamente Turner dalla distanza. Ripresa che si apre sulla stessa falsa riga ma gli Stati Uniti prendono campo, minuto dopo minuto, fino a tenere gli inglesi schiacciati almeno per venti minuti, arrembando l’area ma mancando a volte di precisione. Col lungo andare del minutaggio i ritmi diventano più blandi e la partita si scioglie lentamente, fino a un definitivo 0-0.
INGHILTERRA-STATI UNITI 0-0
INGHILTERRA
PICKFORD 6
Quasi mai impegnato, se non nei disimpegni e in gestione palla. La traversa fa il resto.
TRIPPIER 6
Di esperienza e tatticamente valido. Potrebbe tentar un maggior supporto oltre il centrocampo ma le incursioni di Pulisic lo portano a un tenore più prudente.
STONES 6
Alcuni ritardi nella lettura del gioco lo portano a spendere qualche fallo ma risulta efficace in difesa.
MAGUIRE 6.5
Senza troppi fronzoli, preferisce evitare rischi inutili e allontana non pochi palloni pericolosi.
SHAW 6
Con le buone o con le cattive si fa rispettare in fase di copertura. Più ordinato quando si sovrappone, contribuisce al palleggio sulla trequarti offensiva.
BELLINGHAM 5,5
Ordinata e lesta gestione del giro palla. Più spavaldo nei minuti iniziali, poi costretto dagli avversari ad attenzionare la fase di non possesso, arginando anche a fatica le ripartenze statunitensi.
RICE 5,5
Attento a coprire gli spazi davanti alla difesa ma non sempre irreprensibile nell’adempiere alle sue mansioni.
SAKA 5,5
La sua rapidità e i suoi tagli potrebbero renderlo una spina nel fianco ma ha davvero poca collaborazione da parte della squadra. Nel secondo tempo si spegne.
MOUNT5.5
Sottotono o poco concentrato. Alcune giocate ma fini a sé stessi e che risultano poco utili.
STERLING 5,5
Svaria su tutto il fronte d’attacco per trovare il varco che potrebbe finalizzare gli sforzi inglesi
KANE 5,5
Giocatore di intelligenza tattica superiore, tiene il peso dell’attacco su di se ma ha poca collaborazione dai compagni. Alla lunga si affatica, perde lucidità e si lascia scorrere il tempo addosso.
HENDERSON 6
Si posizione al centro della trequarti, con idee più chiare rispetto a Mount, più lucido, ma poco incisivo.
GREALISH 5,5
Ha un buon minutaggio a disposizione ma non si mette mai in gioco veramente,
RASHFORD 5,5
Scampolo di minuti, pochi palloni giocati, quasi impalpabile.
SOUTHGATE 5,5
Schiera un 4-2-3-1 con preferenza nella costruzione dal basso, palleggio lento e compassato alternato a rapidi scambi verticali per provare a sorprendere la retroguardia americana. Risulta però troppo lenta e poco efficace la fase di finalizzazione, tanto da concedere persino tempo alle ripartenze avversarie.
STATI UNITI
TURNER 6,5
Sempre attento nelle uscite, nel primo tempo anche protagonista di una gran parata su Mount che salva la porta.
DEST 6,5
Si propone spesso in sovrapposizione, pur non tralasciando la fase difensiva, rifornendo diversi palloni verso il centro area. Ala aggiunta.
ZIMMERMAN 6,5
Attento nella lettura dell’azione e, conseguentemente, spesso presente nelle chiusure. È lui nel primo tempo a negare la rete a Kane, frapponendosi tra lui e Turner.
REAM 6,5
Non ha grossi grattacapi ma ci mette sempre una pezza, senza star troppo attento allo stile, quando la squadra viene insidiata.
ROBINSON 6
Lavora egregiamente nei recuperi, meno in fase propositiva dove pecca talvolta nel controllo.
MCKENNIE 6,5
Propositivo nell’avanzamento palla al piede, ha anche un’occasione per il vantaggio nel primo tempo ma la spreca. Nella ripresa preferisce dar manforte in fase di recupero e contrasto, importante contributo.
ADAMS 6,5
Il giovane capitano lavora bene in interdizione, molto dedito alle chiusure. Garantisce maggior copertura e sicurezza alla retroguardia.
MUSAH 6,5
Si inserisce bene con movimenti rapidi e anche palla al piede. Molto attivo anche in pressione sui portatori di palla.
WEAH 6
C’è sempre quando l’azione si ravviva, molto lavoro senza palla. Più timido quando deve proporsi personalmente.
WRIGHT 5,5
Alcuni buoni movimenti nel tentativo di smarcarsi o di accorciare le distanze di gioco dai compagni ma risulta spesso defilato quando serve.
PULISIC 7
Intelligentemente tende ad accentrarsi per lasciar spazio a sovrapposizioni e al contempo avvicinarsi maggiormente alla porta. Solo la traversa gli nega il gol nel primo tempo. Punto di riferimento per la manovra.
AARONSON 6
Sulla mediana, a far legna col resto della mediana per garantire densità a centrocampo.
MOORE 5,5
Va a dare il cambio a uno stanco Dest, garantendo nuovo ossigeno in corsia ma minor attenzione negli interventi, spendendo forse qualche fallo di troppo
SARGENT SV
Non valutabile.
REYNA SV
Non valutabile.
BERHALTER 6,5
Schiera un 4-3-3 compatto e con una chiara idea di gioco: ripartenza e attacco allo spazio. Riesce a far collaborare tutti e undici in entrambe le fasi di gioco, dividendo le fatiche e risultando ostici da superare in agonismo.
