Le parole di Walter Mazza, allenatore del Cagliari, alla vigilia del match contro la Lazio:
La Lazio subisce tanto in difesa, come colpirla? Secondo lei è meglio Pavoletti o Pereiro? "Ci hanno aiutato molto tutti e due, mi piacerebbe farli giocare insieme ma bisogna capire gli equilibri della squadra: se si riuscisse a reggere l'urto io ne metterei anche 4 di attaccanti. Joao Pedro è un leader e mi aiuta a dare indicazioni in campo, Pereiro a Torino ha giocato bene ma lo ha fatto anche Pavoletti. Mezz'ora fatta bene nel finale è altrettanto importante di un'ora fatta dall'inizio, questo è il principio che dobbiamo portare avanti e che è molto importante".
Come sta Keita mentalmente? Un pensiero su Astori. "Non l'ho mai conosciuto direttamente, ma tutti me ne hanno parlato benissimo: quando è successo il disastro, io rimasi sconvolto, ma so che è ancora oggi amato tantissimo. Su Keita dico questo: c'è una logica nelle scelte. Quando una squadra va bene è difficile cambiare: chi è rimasto qui ha fatto un grande sforzo per rimetterci in gioco a livello di classifica. Quindi loro hanno la precedenza rispetto agli altri, Keita sta benissimo, il fatto è che non vedo come possiate pensare che possa giocare dal primo minuto: come la prenderebbero Joao Pedro, Pavoletti e Pereiro che stanno giocando molto bene? Penserebbero che non sarei in grado di giudicare quel che avviene sul campo".
Crede in una vittoria in casa? Goldaniga. "Goldaniga è un ragazzo eccezionale, ha la testa giusta ed è un esempio per gli altri. Per ora non posso che parlare in modo entusiasta e molto bene di lui, ma ci sono ancora 11 finalissime per arrivare all'obiettivo della salvezza magari anche con un po' di anticipo, giocando le ultime partite con più tranquillità. Per quanto riguarda la reazione in casa dico: con Napoli e Fiorentina non siamo riusciti a chiuderla in anticipo, siamo stati ingenui e ci hanno rimontato. Abbiamo dominato la gara, ma non siamo stati capaci di vincerla. A Torino è successo, ma non è un fatto di casa o trasferta".
Carboni? "Ha avuto sempre un problema alla caviglia, ha perso il posto per quello, ma ora è guarito. Faccio il discorso fatto prima: prima conta la partita precedente, poi la settimana tipo. Se non dovesse giocare dal primo minuto è perché Altare, Goldaniga e Lovato hanno fatto benissimo e si meritano di giocare da titolare".
Nandez come sta? Si aspettava che recuperasse prima? "La prossima settimana spero e credo che ci sia la speranza di rivederlo in gruppo, poi vedrò in che stato di forma sarà e valuterò se farlo giocare. Si sta già allenando in differenziato, lui stesso mi ha detto di poter essere in gruppo martedì. Però le dico, a Bergamo eravamo decimati: la squadra ha fatto una grande partita. Quando siamo tornati da quella partita, l'input è stato questo: io non guardo in faccia a nessuno, ma bisogna essere utile alla squadra. Questo deve essere il principio chiaro per tutti da qui fino alla fine, nient'altro".
