Eccoci tornati! dopo quella che possiamo tranquillamente definire la pausa nazionali più triste della storia del calcio italiano, è tornata la Serie A. E con lei è tornata anche la lotta scudetto più avvincente degli ultimi anni, con la uve che dopo la sconfitta casalinga contro l'Inter abbandona quasi definitivamente le ambizioni tricolore. Nerazzurri che invece si rilanciano all'inseguimento di Napoli e Milan, che a sorpresa pareggia in casa contro il Bologna. Trionfano le romane e la Fiorentina, cade in casa l'Atalanta proprio contro i partenopei. Dalla lotta salvezza invece si tirano quasi sicuramente fuori Udinese e Spezia dopo le belle vittorie di questo weekend. Adesso però analizziamo i migliori e i peggiori di questa giornata grazie anche ai voti della redazione di FantaPiù3.
TOP 11 SERIE A GIORNATA 31:
Il Bologna strappa un punto d'oro a San Siro, e se esce a porta inviolata dalla scala del calcio, deve molto al suo portiere. Skorupski abbassa la saracinesca sulla quale sbatte più volte l'attacco rossonero. Grandi parate e prestazione di livello, 7. Non sorprende più invece la continuità con cui porta bonus Nahuel Molina. L'esterno albiceleste dell'Udinese delizia il pubblico presente alla Dacia Arena con un morbido lob a superare Cragno, e che viene immediatamente annoverato tra i goal più belli di questa Serie A, 10. Lo stesso voto dell'argentino, 10, lo prende Manuel Lazzari. Il terzino biancoceleste, invocato a gran voce dalla tifoseria dopo le ultime pessime prestazioni di Hysaj, risponde con un goal, e che goal, che apre le marcature nella sfida con il Sassuolo. Non prende lo stesso voto di Molina, Rodrigo Becao, ma partecipa in egual modo alla festa bianconera. Ha il notevole merito di sbloccare l'incontro per poi tornare a fare egregiamente il suo mestiere, 9,5. Dominante nel centrocampo di questa top 11 tanto quanto sul prato verde dell'Olimpico sabato nel tardo pomeriggio. Sergej Milinkovic Savic segna il goal del 2 a 0 con uno dei suoi classici inserimenti, e inscena, palla al piede e non, uno spettacolo di magia per i suoi tifosi, 10,5. Punto di riferimento importante per l'altra romana è poi Henrikh Mkhitaryan. Detta i tempi della manovra offensiva e punisce alla prima vera occasione. Autoritario, 10. Se fosse cattivo sotto porta allo stesso modo di come realmente trascina il reparto offensivo della Viola, parleremmo di tutt'altro giocatore. Nico Gonzalez però domenica, nel derby toscano con l'Empoli, l'ha decisa giocando da leader e con la sua consueta qualità, 10. Chiudiamo il centrocampo con un altro 10, quello di Elmas. Il macedone è in evidente crescita tattica e soprattutto mentale. Entra a mezz'ora alla fine di Politano e la chiude con un goal che può pesare tantissimo. In attacco troviamo l'MVP di questo turno. Signore e signori, giù il cappello per Beto. Veniva da un digiuno di tre mesi, contro il Cagliari si scatena e mette a segno una tripletta che contiene le migliori espressioni delle sue principali qualità. Ritrovato, 17. Spazio anche per Lorenzo Insigne, il capitano degli azzurri trascina i suoi alla vittoria grazie alla sua glacialità dagli undici metri e alla genialità dell'assist a Politano, 11,5. Infine c'è Belotti. Lui, al contrario di Berisha, era stato attaccato in settimana dal suo tecnico, e a Salerno, invece, l'ha decisa, seppur col brivido. Abile nel far cacciare Fazio, 9,5. L'allenatore di questa squadra, che totalizza ben 121,5 punti, è Cioffi. La vittoria non è arrivata solo grazie alla tripletta di Beto, ma anche grazie ad un'organizzazione di squadra invidiabile e che ha quasi tolto dal pantano della zona retrocessione il suo Udinese, 7,5.
FLOP 11 SERIE A GIORNATA 31:
E se i fantallenatori di Beto gioiscono, quelli di Cragno si mettono le mani nei capelli. Il portiere sardo compie anche qualche ottimo intervento, ma è la prima vittima della goleada dei friulani, 1. Il peggiore di giornata tra i difensori è Federico Fazio. Non riesce mai ad arginare Belotti; prima lo stende per il fallo da rigore, poi lo manda a tu per tu con Sepe dopo una svirgolata, infine si fa espellere, sempre per un fallo sull'attaccante della Nazionale. Disastroso, 3. C'è poi Luperto dell'Empoli, che vede la sua valutazione abbassarsi a causa di una doppia ammonizione della quale si può discutere solo sulla prima. La seconda è un'ingenuità che preclude ai suoi la possibilità di riacciuffare la partita, 4. 4 anche per Palomino, che cade vittima del dinamismo di Dries Mertens. Prova ad ostacolarlo, senza mai riuscirci veramente, e perde anche molto spesso la posizione. Prestazione invece completamente anonima quella di Gudmundsson del Genoa, che se non fosse stato per l'ammonizione non avrebbe neanche dato cenno della sua presenza in campo, 4,5. Serata da dimenticare anche per Locatelli, che quasi immediatamente subisce un brutto colpo da Lautaro, dal quale però si riprende in breve tempo. Costretto comunque al cambio a seguito di un problema alla gamba che rischia di tenerlo out per un po', 5. Quando non riesce ad incidere in fase offensiva, le sue prestazioni sono molto spesso insufficienti. Questa volta, Ivan Perisic, è anche chiamato ad adempiere al difficile compito di limitare le scorribande di Cuadrado sulla destra. E non ci riesce, 4,5. A centrocampo trova posto anche Grassi del Cagliari, che non è mai in grado di scandire i tempi della manovra rossoblu e in breve tempo viene risucchiato dalla quantità del centrocampo avversario. Completa l'opera con un'espulsione ingenua, 4. In attacco fa rumore la presenza di Lautaro Martinez, ormai la brutta copia del favoloso attaccante ammirato la scorsa stagione. Mai capace di pungere, la negatività della sua prestazione è racchiusa tutta quanta nel clamoroso liscio con il quale va sprecata la migliore occasione della sua partita, 4,5. Un altro top di reparto finisce in questa formazione, ed è un altro giocatore che la scorsa stagione ha fatto impazzire di gioia i suoi fantallenatori. Partita storta invece per Messias. Da un giocatore con le sue doti tecniche ci si aspetta sempre la giocata illuminante, ma stavolta è sprecone in più di un'occasione, 5. Archiviamo il tutto con Bonazzoli, l'ultimo a mollare quando si parla di "sputare il sangue" in campo per la maglia. Ma l'imprecisione in fase di finalizzazione e l'assenza di concretezza sono un po' il leitmotiv della sua partita e della sua stagione, 5. La guida tecnica di questa flop 11, che mette assieme la miseria di 49 punti, è Mazzarri. Il suo Cagliari è lontano da quella squadra coesa e decisa ammirata fino ad un mese fa. Quarta sconfitta di fila, difesa assolutamente da rivedere e zona rossa nuovamente, e pericolosamente, vicina, 4,5.
Ebbene, siamo arrivati alla fine di un altro weekend di Serie A. Adesso tornano le coppe europee, dove ad essere impegnate sono rimaste soltanto l'Atalanta, in Europa League contro il Lipsia, e la Roma in Conference contro il Bodo/Glimt. A loro è affidato il compito, complicatissimo, di tenere alto il nome del nostro calcio in Europa. Noi ci vediamo con il prossimo turno di campionato. Alla prossima!
