Top e flop Serie A giornata 32
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Top e flop Serie A giornata 32

De Ligt carismatico, Traoré strepitoso, Immobile mostruoso, Demiral distratto, Zielinski opaco, Abraham innervosito

Luca Merolle

Di Luca Merolle

martedì 12 aprile 2022 23:29

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Volge al termine anche la trentaduesima giornata. Manca sempre meno alla conclusione della stagione e tutto è ancora apertissimo. Frena il Milan in vetta, pareggiando O a 0 in casa del Toro, e anche il Napoli, che perde 2 a 3 davanti al suo pubblico contro la Fiorentina, che invece fa un
grande passo nella corsa all'Europa. Dello stop di Milan e Napoli ne approfittano Inter, vincente 2 a 0 sul Verona, e la Juve, che con il successo in terra sarda blinda il quarto posto e si riavvicina alla vetta
Vincono le romane ma perde l'Atalanta, sconfitta in casa del Sassuolo. In zona salvezza quasi tutto invariato, se non la vittoria dell'Udinese che si estrania definitivamente dalla lotta. Adesso però passiamo ad analizzare migliori e peggiori di giornata grazie anche ai voti della redazione di
FantaPiù3.

TOP 11 SERIE A 32 GIORNATA:

La porta della top 11 questa settimana la difende Mike Maignan. Il portiere francese del Milan è attento nelle sporadiche occasioni in cui viene chiamato in causa. Compie anche un miracolo su una conclusione di Vojvoda diretta all'incrocio dei pali. 7. Terzetto difensivo di goleador. Sembra averci preso gusto, ormai, Rodrigo Becao. Il centrale brasiliano dell'Udinese, dopo aver colpito il Cagliari settimana scorsa, affonda in dell'Udinese, dopo aver colpito il Cagliari settimana scorsa, affonda in pieno recupero il Venezia con uno stacco di testa che può valere la salvezza, 10,5. Decisivo è stato anche il goal di Smalling. Il difensore giallorosso lotta per novanta minuti con Djuric, ingaggiando col bosniaco una quantità industriale di duelli aerei, e poi con un colpo di testa a cinque dalla fine completa la rimonta giallorossa, 10. Guida il reparto con la calma e il carisma di un veterano anche se ha soli ventidue anni. Il suo colpo di testa pareggia i conti nel recupero del primo tempo e mette in discesa la partita dei bianconeri, 9,5 per De Ligt. A centrocampo, su tutti, spicca la prestazione di Traoré del Sassuolo. L'ivoriano si sta definitivamente consacrando sotto la guida di Dionisi. Prestazione stratosferica, doppietta e la possibilità di portarsi anche il pallone a casa, il tutto unito alla solita tecnica e al consueto dinamismo, 13,5. Nel 2018 a spegnere i sogni scudetto del Napoli fu Giovanni Simeone. Questa domenica, un altro argentino in maglia viola potrebbe aver seriamente compromesso la corsa al tricolore dei partenopei. Nico Gonzalez è una scheggia impazzita sul prato del Maradona, goal che apre le danze e assist per il raddoppio di Ikonè, 11,5. Due stagioni fa contro l'Hellas segnò il primo goal in A con la maglia nerazzurra. Sabato, dopo un'astinenza troppo lunga per un giocatore come lui, Barella è tornato a mettere la propria  firma sul tabellino. Un riscatto, il suo, non solo dal punto di vista realizzativo, 10. E lo stesso voto del centrocampista della Nazionale, 10, lo prende anche Marusic. Il terzino della Lazio segna un goal bellissimo, dopo una cavalcata emblema di tutte le sue doti atletiche e fisiche. Il tridente d'attacco è però il vero pezzo forte di questa formazione. Comanda senza dubbio Ciro Immobile, che si dimostra nuovamente, qualora ce ne fossero ancora dubbi, il centravanti più forte del campionato. Tripletta e scavalcato Boniperti nella classifica all-time dei marcatori di Serie A. Semplicemente mostruoso, 17,5. Nonostante la sconfitta dei suoi, rimane l’importante prova di Osimhen. Nel secondo tempo tiene in piedi la gara con un goal e un assist per Mertens. Ancora una volta si dimostra indispensabile per Spalletti, 11. Ultimo del reparto offensivo: Marko Arnautovic. L’attaccante austriaco del Bologna trascina i felsinei alla vittoria con una doppietta che gli fa raggiungere la doppia cifra stagionale. Determinante, 13,5. L’allenatore di questa squadra, che ha totalizzato la bellezza di 131,5 punti, è Vincenzo Italiano. Il tecnico della Fiorentina ha preparato in maniera impeccabile la partita. Squadra alta e aggressiva, mai timorosa del Napoli. Tanta tanta roba, 7,5.

FLOP 11 SERIE A 32 GIORNATA:

Come è logico che sia, se da un lato ci sono i fantallenatori di Immobile che impazziscono di gioia, dall’altro ci sono quelli di Sirigu che si strappano i capelli. Il portiere del Genoa compie diversi interventi prodigiosi ed evita che il passivo, già di suo pesante, possa aumentare ulteriormente, 2,5. Dalla partita del Marassi arriva il primo difensore flop di giornata. Patric della Lazio gioca una partita nella quale non concede mai disattenzioni, non scontato per lui, ma paga un autogoal che definire sfortunato sarebbe riduttivo, e questo ovviamente inficia sul suo voto, 3,5. Male invece Demiral. Distratto in più circostanze, compassato invece in occasione del secondo goal di Traoré, quando prima fa un errore di posizionamento e poi si fa saltare troppo facilmente, 4. Chiude la difesa Maya Yoshida. Il centrale nipponico della Samp gioca poco più di un quarto d’ora, ma tanto basta per commettere il madornale errore che porta al secondo goal di Arnautovic, 4,5. Non l’impatto che sperava Giampaolo. Saliamo a centrocampo dove il primo flop che troviamo è Michael Cuisance che non ripaga neanche lontanamente la fiducia di Zanetti; causa il fallo da rigore che porta al vantaggio friulano, non dà mai una mano in fase difensiva ed è inconsistente in quella offensiva, 4,5. Ci spostiamo all’Olimpico di Roma, da dove per forza di cose arriva un altro centrocampista di questa flop 11. Trattasi di Kastanos della Salernitana; il cipriota entra con lo scopo di mettere più qualità al centrocampo granata ma si divora un’occasione colossale a tu per tu con Rui Patricio che avrebbe portato i suoi sullo 0 a 2, 4,5. E 4,5 pure per Cristante che gioca una partita opaca, in ombra, non riuscendo mai ad essere il metronomo della squadra, e anzi soffrendo più del dovuto il centrocampo avversario. Rimandato, 4,5. Deludente anche la prestazione di Zielinski. Il polacco è l’uomo che con le sue doti tecniche dovrebbe illuminare la manovra offensiva del Napoli, oltre che a creare superiorità numerica sulla trequarti. Con la Fiorentina però non si vede praticamente mai, nullo, 5. In attacco il nome che fa più scalpore è sicuramente quello di Abraham. Il bomber d’oltremanica non riesce ad imporsi contro la non invincibile retroguardia della Salernitana e di conseguenza non impegna mai seriamente Sepe. Tra l’altro cade anche spesso nelle provocazioni di Radovanovic, 4,5. Se prima abbiamo parlato dell’ottima prestazione di Smalling, adesso dobbiamo parlare anche della prova negativa di Djuric. La punta granata perde tutti i duelli possibili e immaginabili contro il centrale inglese, si innervosisce e non riesce mai a concludere realmente verso la porta avversaria, 5. Archiviamo il tutto con un altro 5, quello di Simeone. Il Cholito è stretto nella morsa dei difensori nerazzurri che gli fanno toccare pochissimi palloni. Quei pochi che tocca però li gioca tutti nel peggior modo possibile. Alla guida di questa squadra disastrosa, che accumula appena 52,5 punti, c’è Blessin. Il suo Genoa sembra già aver perso quell’alone di entusiasmo che aveva attorno a sé fino a qualche settimana fa. Le doti tecniche della Lazio mettono a nudo tutte le carenze di un Genoa costretto inderogabilmente a cambiare qualcosa se vuole raggiungere la salvezza, 5.

Eccoci dunque alla fine di un altro weekend di A. Entriamo adesso nella settimana santa, ma anche in quella del ritorno dei quarti delle coppe europee. L’Atalanta si gioca tutto in una partita, ospitando il Lipsia fra le mura amiche del Gewiss Stadium, mentre la Roma è chiamata a ribaltare davanti al suo pubblico la sconfitta rimediata giovedì scorso in Norvegia. Noi ci vediamo il prossimo fine settimana, dove ci attende una pasquetta di fuoco con Napoli - Roma. Alla prossima!


 

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