Empoli: Andreazzoli in conferenza stampa sulla difficile trasferta di domani

I toscani con Benassi dall'inizio in cerca della certezza matematica di salvezza.

Di Mario Manfredini

venerdì 15 aprile 2022 13:29

Scarica l'app di Fantapiu3 da Apple store

Scarica l'app di Fantapiu3 da Google store

SEGUICI SUI NOSTRI SOCIAL

La Dacia arena domani alle 14:30 vedrà l'incontro tra la squadra di Cioffi e quella di Andreazzoli. I padroni di casa devono recuperare ancora due partite e sono in una posizione di classifica tranquilla. Gli ospiti cercano punti per allontanare definitivamente la coda. Queste le parole dell'allenatore dell'Empoli.

Riguardo all' avversario: “Loro sono solidi, hanno esperienza: sono bravi. L'Udinese è una gran bella squadra, ben guidata. E' una squadra con tanta qualità ed un modello di gioco ben interpretato: certo non una squadra ‘sporca’ come dicono alcuni. Rispetto a noi devono recuperare due gare, ambiscono a stare nelle prime 10, non troveremo una squadra rilassata. Noi invece dobbiamo stare bene in guardia e dimostrare che quando abbiamo ben chiaro cosa fare, non siamo tanto scarsi. Ora non possiamo permetterci ancora la loro classifica. Abbiamo un buon trend in trasferta: dal punto di vista della prestazione abbiamo sempre risposto alle esigenze dei tifosi, siamo una squadra che lotta sempre; però dispiace non aver fatto meglio in casa. Non siamo riusciti a dare maggiori soddisfazioni ai tifosi che come sabato sono stati sempre affettuosi e calorosi. Tornando alla partita gli avversari stanno dimostrando tanto, hanno giocato contro grandi squadre facendo bene. Hanno fatto cinque gol al Cagliari, hanno battuto Venezia e Samp. Andiamo incontro a una partita difficile, sono molto forti.”

In merito ai giocatori presenti: “Cutrone ha fatto una buona settimana e si è allenato forte: vedremo domani. Benassi domani partirà dall'inizio, è un ragazzo applicato e con i numeri. Voglio migliorare la fase di finalizzazione alzando le statistiche sui passaggi e servendo di più le punte. Al di là dei singoli col gruppo lavoriamo costantemente sulle palle ferme. Nel calcio moderno è sempre più difficile trovare gli spazi.”