Il Lecce torna in Serie A e lo fa in grande stile!
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Il Lecce torna in Serie A e lo fa in grande stile!

Conosciamo meglio gli uomini di mister Baroni, anche in chiave Fantacalcio

Pierpaolo Gatto

Di Pierpaolo Gatto

venerdì 06 maggio 2022 22:31

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LECCE


Una delle protagoniste del campionato cadetto è stata sicuramente la squadra di mister Baroni.

C’è tanto del suo nella vittoria del titolo, con tanto di prestazioni che hanno portato ai tre punti ma altrettante nettamente convincenti. Vincere e convincere, due concetti che dovrebbero essere l’uno conseguenza dell’altro ma che spesso camminano su binari paralleli per via della costante ricerca dei risultati e del pragmatismo teorizzato “dal corto muso”, senza badare più al gioco espresso.

Non tutti gli allenatori riescono ad esprimere un calcio propositivo e, al contempo, semplice ed efficace. Il suo 4-3-3 è interpretato con la voglia di fare sempre la partita, attraverso azioni ben orchestrate all’insegna della qualità, della velocità, della verticalità e dell’ampiezza.

Il 4-2-3-1 è stato soltanto una variante adottata raramente, a seconda anche delle squadre avversarie.

In poche parole, si tratta di un calcio moderno, fatto di un possesso non esasperato, volto prontamente alla verticalizzazione. Questo sistema di gioco, attraverso la solidità e la funzionalità ha portato – man mano - il Lecce ad avere uno dei migliori differenziali tra tiri fatti e subiti e tra pali colpiti e subiti, la migliore differenza reti e la miglior difesa (nonché il secondo miglior attacco del campionato).

Filo conduttore tra prestazioni fornite e risultati ottenuti è sempre stato il possesso di un forte equilibrio.

 

Analizzando ed entrando più nel dettaglio degli aspetti tattici or ora accennati, possiamo notare che in fase difensiva le due ali si abbassano sulla linea dei centrocampisti, mentre la punta centrale rimane alta in smarcamento preventivo. La linea difensiva è ben curata, tiene l’allineamento molto bene ed è rapida nel risalire e discendere il campo a palla coperta/scoperta. 
In fase offensiva, se non pressati, si cerca la costruzione dal basso con i due centrali disposti ai lati dell’area di rigore mentre i terzini si alzano sulla linea dei centrocampisti, viceversa in caso di pressione aggressiva si fa largo utilizzo del lancio lungo, per la maggiore indirizzato verso le ali. Oltre alla ricerca dell’ampiezza, spesso le mezzali e gli esterni offensivi si stringono alla ricerca della giocata veloce e ravvicinata, coadiuvati dalla punta centrale. La pressione sulla trequarti avversaria non è particolarmente aggressiva e si lascia spazio all’azione dei difensori.

Sul movimento dell’ala (che si abbassa venendo incontro o giocando stretto con la mezzala che si alza) il terzino si sovrappone. Con i cross o traversoni derivanti da questo tipo di giocata si cerca il fondo e la finalizzazione tramite cross per la punta centrale o all’indietro per gli inserimenti dei centrocampisti a sostegno dell’azione.

Tra i punti di forza, oltre al buon assetto tattico e alla buona condizione atletica, bisogna sottolineare la velocità e duttilità (con spirito di sacrificio e di abnegazione) delle ali. Inoltre, sarebbe un errore madornale non sottolineare l’importanza vitale della punta centrale (Coda) esperta e prolifica come pochi. È riuscito a laurearsi, per la seconda volta di fila, capocannoniere del torneo distaccando ampiamente i diretti concorrenti. Il Lecce grazie ai suoi gol (22) e a quelli di Strefezza (14) è riuscita a concentrare la maggior parte dei bonus in due calciatori, questo potrebbe essere interpretato positivamente o negativamente ma, siamo dell’idea che, dipendere dalla condizione e dai gol di pochi calciatori alla fine è più un contro che un pro. Questo aspetto è completamente in disaccordo con quanto raccolto dalla Cremonese e dal Monza, entrambe – però - prive di un bomber di razza di 20 gol!
Questo dato desta preoccupazione perché il numero delle reti segnate è molto simile fra le tre compagini (Lecce 58, Monza 60 e Cremonese 55) ma la distribuzione delle reti è palesemente netta tra i vari protagonisti.
Quanto appena descritto potrebbe rientrare, quindi, tra i punti deboli insieme all’alternanza di rendimento in base al fattore campo (tanti i punti persi lontani dalle mura amiche).

Le statistiche di squadra, ai fini fantacalcistici, sono sicuramente utili ma non si può prendere per oro colato tutto quello che scaturisce dai numeri. 
Il salto di categoria pesa parecchio ma, prima di elencarvi i prospetti su cui puntare il prossimo anno, è doveroso spendere qualche buona parola sui protagonisti di quest’anno:

 

·       Gabriel, l’estremo difensore giallorosso è riuscito a mantenere inviolata la porta leccese in ben 13 occasioni. Inoltre, se il Lecce può vantare il record di miglior difesa del campionato il merito è in parte anche suo;

·       L’esperto baluardo di difesa (Lucioni), ha garantito solidità e costanza di rendimento nel corso della stagione. È un lusso per la categoria (meno per la serie A) e, anche gettando uno sguardo al suo minutaggio, è chiaramente intuibile l’importanza all’interno del gruppo;

·       Passando al centrocampo troviamo la sostanza e l’equilibrio di cui abbiamo tanto trattato sopra: Gargiulo e Hjulmand sono riusciti ad abbinare quantità e qualità, proponendosi in avanti e sacrificandosi molto nella fase difensiva. Uniti agli altri interpreti del centrocampo leccese, sono riusciti a formare un vero e proprio mix di energia e forza fisica, freschezza ed esperienza;

·       Le ali, come già accennato sopra svolgono un ruolo prezioso, interpretato al meglio dal brasiliano Strefezza (autore di ben 14 marcature e 6 assistenze) e bene da Di Mariano (con 5 reti e 2 assist);

·       In avanti, senza troppi giri di parole, regna indiscusso bomber Coda, protagonista assoluto dell’intero torneo e leader dei suoi (segnando un terzo dei gol siglati dal resto dell’intera rosa).

 

 

Entrando nel dettaglio dei singoli dal punto di vista fantacalcistico, abbiamo stilato un prospetto su coloro i quali hanno inciso di più e potrebbero continuare ad incidere anche nella massima serie. Per questo, sono da tenere d’occhio per l’anno prossimo (sempre considerando eventuali ed ipotetici cambi di squadra o di allenatore):

 

LUCIONI: il centrale difensivo è il tipico calciatore dalla sicura titolarità. Certamente gli avversari saranno di caratura differente e, automaticamente, i voti in pagelle potrebbero risentirne in negativo. Tuttavia, non è un totale azzardo puntarci un credito per completare il reparto come settima/ottava scelta;

 

HJULMAND: si è preso definitivamente il Lecce a suon di giocate da vero leader del centrocampo e mister Baroni non ha potuto fare a meno del suo metronomo. Oltre alle eccelse qualità atletiche, possiede anche buonissime qualità nel palleggio. Dovrà dimostrare di essere pronto a calcare definitivamente il palcoscenico della Serie A. Se siete alla ricerca di bonus non puntateci più di tanto, tutt’al più, le sue performance potranno regalarvi qualche buon voto (lo certificano anche le sue 36 presenze senza mai segnare);

 

STREFEZZA: l’esterno offensivo brasiliano, quest’anno è letteralmente esploso! È riuscito ad aumentare il suo rendimento, ad essere più costante nelle prestazioni e a trovare un vero e proprio feeling con la porta (14 reti sono veramente tante). È latente la paura di non confermarsi anche il prossimo anno e di deludere le aspettative, tuttavia, si potrebbe azzardare un po' e spenderci qualche fantacredito, specialmente se verrà listato come centrocampista ma… attenzione alle sirene di mercato;

 

CODA: potrebbe valere anche per lui la favola del bomber di provincia che dopo tanta gavetta in cadetteria riesce a cercare fortuna in Serie A. In realtà, il bomber nativo di Cava de’ Tirreni, ha già assaporato (per sole due stagioni) la massima serie (segnando pure qualche gol).
Sicuramente, se confermato, verrà affiancato da qualche altro attaccante e, automaticamente, il suo minutaggio non sarà lo stesso della stagione appena conclusa. Ciononostante, buttarci qualche credito è un investimento che potrebbe fruttarvi più di un bonus.

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