Top e flop Serie A giornata 38
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Top e flop Serie A giornata 38

Udogie sorprendente, Anderson indomabile, Giroud leader, Rabiot spento, Kean invisibile

Luca Merolle

Di Luca Merolle

lunedì 23 maggio 2022 15:00

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Termina, con il triplice fischio delle ultime partite, un campionato di Serie A entusiasmante come non lo era stato per anni. La lotta per il tricolore termina con il Milan, che, dopo la vittoria per 0 a 3 contro il Sassuolo, alza al cielo il diciannovesimo scudetto della sua storia, a discapito di un Inter che ha lottato fino all’ultimo, battendo anche la Samp per 3 a 0 davanti al suo pubblico. Se la lotta per la Champions era già chiusa da un bel po’, quella per i posti nelle altre coppe europee no. E a fare compagnia alla Lazio in Europa League ci va l’altra romana, che stravince contro il Torino per 0 a 3. La Fiorentina batte 2 a 0 la Juventus al Franchi e conquista una qualificazione ad una coppa europea che mancava da sei stagioni. Rimane fuori l’Atalanta, sconfitta in casa anche dall’Empoli e che dunque dopo diversi anni non giocherà tornei continentali. Nessun ribaltone nella lotta per l’ultimo posto disponibile per rimanere in A la prossima stagione. La Salernitana perde 0 a 4 in casa contro l’Udinese, ma arriva comunque la salvezza in virtù del pari del Cagliari a Venezia. Adesso però analizziamo i migliori e i peggiori della giornata grazie anche ai voti della redazione di FantaPiù3. 

TOP 11 SERIE A GIORNATA 38: 

A difesa della porta di questa top 11 ancora una volta c’è Vicario. Il portiere dell’Empoli, piacevole rivelazione di questa stagione, blinda la porta contro l’Atalanta, ergendo un muro sul quale si infrangono i sogni europei di Zapata e compagni, 7,5. La linea difensiva è composta esclusivamente da giocatori dell’Udinese. Bram Nuytinck, tornato al centro della difesa, guida il reparto con grandissima personalità, mettendosi a uomo su Djuric e cancellandolo dal campo, 7. C’è poi Nahuel Molina, il nazionale argentino fornisce il suo apporto alla causa con la solita ineccepibile è lodevole spinta sulla fascia. È bravo a chiudere sulle sporadiche sortite offensive avversarie e serve il cross vincente per il goal di Nestorovski, 7,5. Infine spazio a Destiny Udogie, altra gradevole sorpresa di questo campionato. L’esterno italonigeriano chiude in bellezza una stagione nella quale si è messo in mostra al grande calcio grazie al bellissimo goal dello 0 a 3. Meritatamente convocato da Mancini per lo stage, 11,5. Saliamo al centrocampo dove il giocatore che ha preso il voto più alto, 11,5, è Felipe Anderson. L’ala della Lazio mette in mostra tutto il meglio del suo repertorio: assist per Cabral, goal del momentaneo 2 a 2, e più di qualche merito sul goal di Pedro. Imprendibile in dribbling, dà anche una mano in fase difensiva con importanti ripieghi e recuperi. Giocasse sempre così… . Nel marasma del Picco di La Spezia, dove è accaduto un qualcosa di inconcepibile, specie nel 2022, riesce a farsi luce Piotr Zielinski. Il polacco riesce a fare quello che per lunghi tratti della stagione non era stato in grado di fare: dialogare con i compagni di reparto e trovare spazi fra le linee con grande qualità. Sempre nel vivo del gioco, segna anche il goal dello 0 a 2, 10. Spazio anche per Duncan della Fiorentina. La Viola domina a centrocampo, anche se la sua partita non parte bene, con un paio di cross sbagliati. Poi va in crescendo, si inserisce con grande frequenza e a fine primo tempo segna il goal che spalanca le porte dell’Europa ai suoi, 10. 10 anche per il presidente Franck Kessié. L’ivoriano saluta il Milan con una botta di sinistro che si insacca sotto la traversa per il definitivo 0 a 3 che consegna lo scudetto ai rossoneri. Finale di stagione in crescita e miglior commiato possibile con quello che è stato il suo club per cinque anni. Passiamo adesso al reparto offensivo, dove per rimanere in tema giocatori del Milan decisivi per lo scudetto, non possiamo non parlare di Giroud. Il bomber francese spezza la maledizione della nove rossonera segnando in tutti i match decisivi per la vittoria del tricolore. Nel momento dell’assenza di Ibra, si è caricato la squadra sulle spalle, anche dal punto di vista della leadership, 13,5. Un altro attaccante ex Chelsea entra in questa formazione e prende 13,5, ed è Tammy Abraham. Il centravanti inglese veniva da un digiuno di sette partite, ma si è sbloccato a Torino con una doppietta che vale l’Europa League. Mercoledì c’è la finale di Conference, che questo possa essere un buon presagio. Chiudiamo con il Tucu Correa che torna al goal, e alla doppietta, e lo fa nell’arco di due minuti. Si è ritrovato in queste ultime uscite, peccato che il campionato sia finito, 13. L’allenatore di questa formazione, che ha totalizzato 122,5 punti, è, per forza di cose, Stefano Pioli. Il tecnico del Milan ha compiuto un’impresa, prendendo in mano una squadra allo sfascio, lavorando soprattutto sulla testa dei suoi ragazzi, facendoli giocare bene non solo a livello individuale ma principalmente corale, e riportando il Milan ad una vittoria che mancava da undici anni. Spesso si parla dei meriti di uno piuttosto che dell’altro nella stagione dei rossoneri. Beh, Pioli ne ha sicuramente molti, anche a Reggio Emilia la sua squadra è scesa in campo benissimo, e con quarantacinque minuti mostruosi ha archiviato la pratica, 7,5

FLOP 11 SERIE A GIORNATA 38:

 Il portiere della flop 11 settimanale è Provedel dello Spezia. La sua prestazione è buona, compie ottimi interventi e parate importanti, le colpe sui goal subiti sono minime, ed essendo tre il voto si abbassa un bel po’, 2. Il saluto finale col pubblico sa di addio. Analizziamo ora la difesa. Il primo che incontriamo è Radovanovic. Il centrale della Salernitana vive una serata complicata, soffre dannatamente gli attaccanti avversari, e ha più di qualche responsabilità sul goal di Nestorovski, 4. Non bene anche Ostigard, che nonostante abbia avuto un buon finale di stagione, va in difficoltà diverse volte sulle giocate offensive avversarie. Chiude con la fascia da capitano al braccio, emblema della sua centralità nel nuovo corso che sarà, 4,5. 4,5 pure per Rodriguez del Torino, in evidente affanno di fronte alla qualità dell’attacco giallorosso. Tra l’altro commette il fallo da rigore che permette ad Abraham di andare a segno dagli undici metri. Il peggiore di questo turno a centrocampo è Maxime Lopez del Sassuolo. Il piccolo francese è in totale balia della mediana avversaria per tutti i novanta minuti, non riesce mai a creare gioco, e di conseguenza ad essere propositivo, e neanche riesce a dare un contributo in fase difensiva, 4,5. Anche Freuler gioca una partita quasi anonima in mezzo al campo, senza mai dare cenno della sua presenza in nessuna delle due fasi. Rimedia anche l’ammonizione che gli farà saltare la prima della prossima stagione, 5. Deludente anche la prova di Brekalo del Torino. L’addio ai granata è già annunciato, ma la prestazione è veramente sottotono. A peggiorare le cose, l’erroraccio che da il là al goal del vantaggio della Roma, 5. E il 5 in pagella lo prende pure Rabiot. L’andamento della sua partita rispecchia quello della Juve, tiene botta nel primo tempo, si fa travolgere dal centrocampo della Fiorentina nel secondo. Spento. Continuiamo a parlare di Juventus passando all’attacco e inserendo in questo undici Moise Kean. Il classe 2000 è praticamente invisibile per tutta la sua partita. La sfida del Franchi rispecchia perfettamente la sua annata, triste, opaca, ampiamente al di sotto delle aspettative, 4,5. Stesso voto dello juventino, 4,5, per Manaj dello Spezia. Nervoso, impreciso e a secco di goal. La sua forza è il grande lavoro che fa per la squadra, stavolta è mancato anche quello. Archiviamo il tutto con il 5 di Scamacca, completamente neutralizzato da Kalulu e Tomori, non vede praticamente mai palla. L’allenatore di questa flop 11, che racimola appena 52,5 punti, è Nicola della Salernitana. Ha compiuto un autentico miracolo salvando una squadra che tre mesi fa veniva data per spacciata da tutti. Va detto però che la prestazione di ieri sera rimane inaccettabile. Una partita da vincere assolutamente e che invece è stata preparata malissimo. Se la Salernitana è ancora in A, è sì per grande parte per propri meriti, ma anche per demeriti del Cagliari, 4

Termina dunque la Serie A 2021/2022. Un campionato avvincente come non si vedeva da tantissimo tempo. Tutti i verdetti, a parte quello per i posti Champions, in ballo fino all’ultimo minuto, dallo scudetto, alla salvezza, passando per i piazzamenti in Europa e Conference League. Adesso la pausa estiva e poi si torna più carichi di prima, sperando di divertirci altrettanto, se non di più. Alla prossima

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