Napoli: la conferenza stampa di Spalletti
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Napoli: la conferenza stampa di Spalletti

Le parole del mister del Napoli in ottica ad una partita difficile come quella di domani.

Andrea Golizia

Di Andrea Golizia

venerdì 30 settembre 2022 16:04

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Lozano è rientrato, è stato osservato a causa di alcuni problemi?
"Quando i nostri calciatori vanno in nazionale, li seguiamo giorno per giorno, a qualcuno ha fatto anche bene giocare queste partite perché aveva giocato un po' di meno in campionato. Qualcuno avendo giocato la doppia gara con la nazionale, facendo un bel calcio, ha dato seguito al discorso col Napoli, la nazionale ha giocato due buonissime partite. Non abbiamo avuto infortuni e s'è dato seguito al lavoro, poi sulla possibilità di allenarsi insieme noi abbiamo a fuoco il nostro discorso e basta poco per richiamarlo e stamattina li ho visti tutti molto presenti con la testa. Nonostante nazionali e viaggi, siamo pronti per la partita che ci spetta domani".

Questo è il primo crocevia tra Champions e campionato?
"Qualunque partita giochiamo, essa serve a ricordare se siamo forti oppure no, è un discorso che va al di là della valutazione di una gara, il percorso sarà lungo e difficile e tutte le volte dobbiamo rifare le stesse cose, serve impegno costante non solo per il risultato ma per quanto riguarda lo sviluppare ogni singolo allenamento, con i giusti atteggiamenti per avere continuità nel lungo periodo. Io non ho mai visto assegnare scudetti a settembre, ma sempre a giugno e c'è tanta strada da fare".

Giocare contro Juric sempre complicato. Meglio Raspadori o Simeone?
"Non ce n'è uno migliore dell'altro; giocheranno entrambi, poi decida lei se fare un titolare da 60 o uno da 30, se quello da 30 poi determina la partita evidenzia una qualità di scelta e di momento che sorpassa l'importanza di giocare dall'inizio per 60'. Questo discorso su chi gioca di più o meno va affrontato nel modo giusto, per arrivare a fare quel percorso lungo dobbiamo avere gente in condizione, stimolata, non è facile poi giocare una partita dopo mesi e vanno utilizzati con i 5 cambi. Martedì abbiamo un altro match importante per cui anche scrivere chi è titolare e l'altro no, cambia poco... noi abbiamo loro 2 per 90' e poi altri 90' martedì e li utilizzeremo insieme, sono due titolari. Poi quando uno strappa per 70', c'è bisogno di un altro, chi gioca 20 magari è quello che ce la fa vincere".

L'equilibri di testa durerà nel tempo?
"Sì, sono tutte squadre attrezzate. C'è qualcuna più dietro rispetto ad un'altra, ma le squadre che hanno qualche punto in meno erano date favorite da tutti e si riprenderanno, sono quelle 7 squadre che abbiamo più volte citato. Possono tutte fare un campionato d'alta classifica e c'è sempre qualcuna che poi si inserisce e disturba gli equilibri, come la Fiorentina l'anno scorso oppure l'Udinese fino ad ora, troppo presto per fare valutazioni".

Raspadori trae benefici da un giocatore che gli gioca di fianco?
"Secondo la mia opinione no, nel senso non ha più vantaggio con una punta, dipende dal tipo di partita che viene fuori. Se ti pressano forte e non riusciamo a costruire in maniera qualitativa, allora è come dice lei, bisogna buttarla addosso e lui non ha la fisicità di Osimhen e Simeone, ma se iniziamo l'azione allora non conta il compagno di reparto perché sa fare tutto e lo abbiamo preso per quello, spendendo dei soldini... non ci potevamo permettere di fare un acquisto così importante per crearci dei blocchi o situazioni imbarazzanti. Jack è un ottimo giocatore, ha muscolo, calcia bene, sente la porta, ha personalità, è un ragazzo che vuole migliorare, son certo che non si fermerà alle prime soddisfazioni, è ambizioso come noi, per una squadra giovane ma con l'intenzione di diventare campioncini ed è fondamentale e la società è stata brava"

La vittoria di Milano cambia gli equilibri? I nuovi arrivati hanno già fatto lo step?
"Certamente si sono adattati subito al livello di calcio che vogliamo giocare e alla classifica che vogliamo portare avanti, essere in lotta con quelle 7 fino in fondo al campionato. C'è un'alta classifica affollata, avversarie forti che fanno buon calcio, noi ci siamo adattati bene e stiamo portando avanti il discorso ma c'è da continuare".

Questo weekend ci sarà la prima partita arbitrata da una donna in Serie A.
"Sono convinto saprà farsi valere, avrà il rispetto di tutti, come accade per tutti gli arbitri uomini."

Juan Jesus e Ndombele per un turnover in difesa?
"Penso che si facciano dei torti agli altri nominando solo Juan Jesus e Ndombele, l'hanno fatto vedere, sono pronti e Ndombele sta crescendo e ci tornerà comodo per quelle caratteristiche di cui parlavamo e che ci mancano in alcune fasi, lui sportella facilmente con gli altri ed ha forza fisica da spostarsi senza far niente di particolare perché è fatto così. Tra qui e martedì qualcosa cambierà sicuramente ma per domani non penso di cambiare molto dalla formazione solita, stanno bene e sono tornati in maniera ottimale e con la mente pulita".

Un pregio e un difetto da non ripetere?
"I veri campioncini sono quelli con la forza mentale di sapere le tante cose che riguardano la professione, il saper affrontare i momenti di difficoltà, dare seguito al discorso che stanno affrontando. Durante la giornata stiamo molto insieme, anche a vedere le altre squadre al video, i calciatori ormai ne sanno quanto me di calcio, sanno i comportamenti, aspettano le indicazioni, non ho niente da chiedere di diverso. Forse qualcosa che non vorrei rivedere sono i gol sbagliati davanti al portiere perché alla lunga ti costa qualche punto. C'è chi sta dietro tutta la partita e poi vanno lì sull'unica palla avanti con tutte le forze, noi le interpretiamo tutte allo stesso modo ma c'è da capire qual è la vera palla, ci sono attaccanti che danno l'impressione ai centrali di essere in una giornata pigra, alcune le lasciano, ma poi prendono quella che vogliono davvero ed è lo step di maturazione".

Il Torino è solito accorciare sul portatore del pallone, i quinti aggrediscono i terzini. Può essere un segreto  girare velocemente il pallone?
"Muoversi per creare spazio ed avere possibilità per ricevere il pallone,  serve una continuità di movimento oltre che una sintesi di qualità di gioco importante. Devi capire dove c'è lo spazio, ma quella è una nostra qualità ed ho fiducia che questo lo sappiamo fare".

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