Il massimo campionato italiano ha sempre offerto tanti spunti validi per analizzare le gesta di giocatori che hanno scritto record su record. In questo periodo, sono soprattutto Leao e Vlahovic i top player che militano in serie A, per la gioia anche di tutti gli appassionati di scommesse calcio.
Come si può facilmente intuire, proprio il fatto che siano due giocatori estremamente ricchi di talento e in grado, con una giocata, di decidere e indirizzare un match, li rende estremamente appetibili all’estero, con tante squadre straniere che sono pronte a fare la fila pur di portarli via dall’Italia, in modo particolare Leao.
Nonostante lo scontro diretto tra Milan e Juve abbia senz’altro visto un solo vincitore nella sfida tra Leao e Vlahovic, con il rossonero, come sottolineato sul blog sportivo L’insider dall’ex juventino Domenico Marocchino, che ha senza dubbio brillato nel big match, a dispetto della prestazione decisamente scialba del centravanti serbo, che è stato protagonista in negativo regalando la palla del 2-0 agli attaccanti del Milan.
La situazione di Leao
Quattordicesimo nella classifica per il Pallone d’Oro, premiato come miglior giocatore della passata stagione, è inevitabile che, in questo preciso momento, il nome di Leao sia sulla bocca di tutti. Il fenomeno portoghese è senza ombra di dubbio migliorato tantissimo nel corso degli ultimi anni, soprattutto a livello di continuità ed è stato uno dei trascinatori nella vittoria del tricolore l’anno scorso con il Milan.
Detto questo, proprio in virtù delle sue qualità che ormai sono sotto gli occhi di tutti, la società rossonera deve allungare il passo e provare a far firmare a Leao il rinnovo il prima possibile. D’altro canto, le sue prestazioni hanno portato diversi big team di tutta Europa a focalizzarsi sulla sua situazione contrattuale, pronti a fare leva sul giocatore con uno stipendio da top player e sul Milan con un’offerta impossibile da rifiutare.
Vlahovic: il derby spartiacque anche per la sua stagione?
Fino a poco prima della gara con il Torino, il centravanti serbo era stato senza ombra di dubbio decisivo in un gran numero di occasioni, trascinando la compagine bianconera al punto tale che, senza i suoi gol, la Juve non sa più vincere. Anche nel derby si è manifestato lo stesso scenario, con la sostanziale differenza, però, a livello di mentalità.
Cosa ci ha detto la sfida con il Torino? Vlahovic sembra aver fatto finalmente uno step a livello mentale, parte probabilmente di quel percorso di maturazione che ha dovuto affrontare fin dallo scorso gennaio quando è sbarcato in bianconero, con un’etichetta ben pesante, ovvero quella legata alla spesa per il suo cartellino, assolutamente di rilievo.
Ebbene, contro il Torino finalmente si è visto un Vlahovic togliersi e farsi scivolare di dosso tutto il nervosismo che l’aveva accompagnato fino a quel momento. Maggiore serenità, sia nei confronti del match che dei suoi compagni, anche quando durante la partita ha sbagliato due gol che erano tranquillamente nelle sue corde. In tutte le uscite precedenti, invece, Vlahovic aveva sempre manifestato fin troppa tensione agonistica, un nervosismo latente che sembrava non abbandonarlo mai.
La partita con il Toro, oltre a testimoniare ancora una volta quanto, in questo particolare momento storico per la Juve, sia fondamentale, il centravanti serbo ha dimostrato a tutti che ha intenzione di diventare un leader, sia in campo che fuori. Etica del lavoro, spirito di gruppo e capacità di spingere e stimolare i compagni per farli rendere al meglio: Vlahovic sta andando inquesta direzione il cambio di mentalità contro il Torino lo certifica. Ora Allegri aspetta Chiesa e Pogba per alzare il numero di occasioni da gol per il centravanti serbo che, dal canto suo, non vede l’ora di segnare con ancora maggiore regolarità.
