La Roma crolla sul campo della Cremonese, arrendendosi (di nuovo) ai grigiorossi. La squadra di Mourinho, nonostante la buona posizione in classifica, manca di fantasia, con Dybala unica scintilla del gioco giallorosso. Quello che sicuramente sembra mancare alla squadra della capitale è l’apporto di Lorenzo Pellegrini, che l’anno scorso si era dimostrato uno dei più prolifici in termini di bonus, mentre quest’anno sembra nascondersi e a tratti al fantacalcio è un fardello.
MANCANO I GOL – Il primo indizio dell’involuzione di Lorenzo Pellegrini è sicuramente il dato sui gol. Se l’anno scorso le realizzazioni a questo punto della stagione erano 6, di cui nessuna su calcio di rigore, oggi il centrocampista è fermo a due reti, entrambe messe a segno dagli 11 metri. Guardando il dato a fine stagione Pellegrini si era imposto con 9 gol come secondo miglior realizzatore della rosa, dopo Tammy Abraham. Ad oggi invece quella leadership e quell’incisività a cui ci aveva abituati sembrano faticare ad emergere, tanto che giocatori di assai minor propensione offensiva, quali Roger Ibanez e Chris Smalling, hanno segnato entrambi 3 gol, 1 in più di Pellegrini.
IL FATTORE RIGORI – Se la speranza dei fantallenatori di esultare per un +3 di Pellegrini si è fin qui infranta su un muro di delusioni, almeno le due reti su rigore hanno portato un po’ di sollievo. Questo aspetto però deve tener conto della dura realtà, che vede sul tabellino del centrocampista un -3 all’attivo, visto il rigore sbagliato nella sfida contro l’Empoli alla 6° giornata. E’ sicuramente vero che Pellegrini ha dimostrato sempre continuità dal dischetto, ma è altrettanto lampante che la concorrenza sia alta per l’incarico dagli 11 metri. Basti pensare che Paulo Dybala da quando veste la casacca romanista non ha ancora sbagliato un rigore, mentre Tammy Abraham si è dimostrato molto preciso quando chiamato in causa dal dischetto. Questo non fa che diminuire le chances di Pellegrini di calciare i prossimi rigori.
ROMA DYBALA-CENTRICA – Il calo di prestazioni di Pellegrini non si può imputare solamente ad un gioco poco propositivo della Roma, che peraltro era già emerso nella scorsa stagione, quando il timbro difensivo di Mourinho era già evidente nel gioco giallorosso. Forse quello che più ha allontanato Lorenzo dalla zona gol è invece la presenza di un catalizzatore come Dybala. Le giocate e le invenzioni passano infatti quasi tutte dei piedi della Joya e questo non può che avere un grande impatto sul contribuito offensivo di Pellegrini, più dedito a lavorare al servizio dei compagni e meno incline alla giocata.
NON PIU’ UN TOP – Prendendo in analisi la stagione di Pellegrini bisogna dunque constatare un marcato calo nel contributo fantacalcistico, tanto che non è un’eresia considerarlo fuori dalla stretta cerchia dei “top di reparto” a cui appartengono Kvaratskhelia, Zaccagni, Milinkovic-Savic, e Di Maria su tutti, senza dimenticare i vari Elmas, Barella e Felipe Anderson. Con una fantamedia di 6.47 e una media voto 6.12 (Fonte Voti Fantapiu3), il centrocampista della Roma si iscrive nel gruppo dei centrocampisti dal buon voto, che però non hanno i numeri (almeno ad oggi) per trascinare una squadra al fantacalcio. L’augurio è che Pellegrini possa tornare ad illuminare l’Olimpico come fatto negli anni passati. Ora come ora la scintilla rimane spenta.
