Bologna Milan: le pagelle: vantaggio lampo di Sansone, la pareggia Pobega
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Bologna Milan: le pagelle: vantaggio lampo di Sansone, la pareggia Pobega

Altro assist per Posch, flop Origi e Kalulu

Gianmaria Farina

Di Gianmaria Farina

sabato 15 aprile 2023 17:15

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Si gioca la 30^ giornata di Serie A. Allo Stadio Renato Dall'Ara di Bologna, arriva il Milan dell'ex Stefano Pioli (ha allenato i felsinei dal 2011 al 2014), galvanizzato dalla vittoria di Champions contro il Napoli di mercoledi sera e che vuole riscattare lo scialbo 0-0 casalingo contro l'Empoli del turno precedente. Di fronte, un Bologna ambizioso e in formissima che sta girando a mille, in brodo di giuggiole per la bella vittoria, in trasferta, contro l'Atalanta della scorsa giornata. In palio, punti importanti per l'Europa, che sia Champions, come nel caso del Milan, o Conference League, come nel caso del Bologna. Arbitro è il sig. Davide Massa della sezione di Imperia, che torna a dirigere un match dopo le polemiche suscitate dal suo arbitraggio in Coppa Italia, nella sfida tra Inter e Juventus.
Thiago Motta, area di derby per lui, dati i suoi trascorsi nerazzurri con l'Inter, conferma il 4-2-3-1, ma che dovrà fare a meno dello squalificato Orsolini, con "saracinesca" Skorupski in porta; in difesa il soprendente (per rendimento) Posch, a destra, con Soumaoro e Lucumì centrali e Kyriakopoulos a sinistra; cerniera di centrocampo con Dominguez e Schouten; più avanzati Aebischer (in sostituzione di Soriano, si parla di stagione finita per lui), Ferguson, elemento che sta giocando un calcio importante, e il ritrovato Barrow; unica punta Sansone eroe dell'ultimo scudetto rossonero con quel gol contro l'Inter dopo la papera dell' ex portiere nerazzurro Radu.
Modulo speculare per Stefano Pioli, avvalendosi, però, di un massiccio turnover in vista della partita di ritorno contro il Napoli, in Champions, che può dare lustro ad una stagione dai toni più scuri che chiari e che può portare il "Diavolo" in Semifinale di Champions League. In porta confermato Maignan dato l'ottimo rendimento e le strepitose parate compiute anche qualche giorno fa contro il Napoli in Europa, difesa a 4 che vede l'inserimento di Florenzi a destra, Kalulu e Thiaw come centrali (riposo precauzionale anche per Kjaer) e Ballo Tourè a fare le veci di Theo Hernandez sulla sinistra; a centrocampo occasione per Pobega e Vranckx a fungere da spartiacque; sulla trequarti Saelemaekers, entrato bene in campo mercoledì sera, il centrocampista e connazionale belga De Ketelaere, con Rebic, fascia da capitano per lui oggi, dirottato a sinistra; unica punta, Origi. Solo  panchina, invece, per i "titolari" Calabria, Tomori, Theo Hernandez, Bennacer, Tonali, Brahim Diaz, Giroud e Rafael Leao: la partita di martedì prossimo è troppo importante.
Parte fortissimo il Bologna che già al primo minuto trova la rete: Posch scappa via a Rebic, cross rasoterra a centro area e destro vincente di Sansone che anticipa Kalulu e batte Maignan. Il Milan cerca di reagire: ci prova Florenzi su punizione, ma Skorupski è attento e concede solo calcio d'angolo. Un Milan macchinoso, ma che cerca di spingere tanto affidandosi ai cross degli esterni. Pareggio che arriva solo al 40' del primo tempo, quando Pobega, con un gran tiro dalla distanza, dopo un intervento a liberare di Schouten non proprio perfetto, la piazza sotto l'incrocio. Prima del termine della prima frazione di gioco, ci prova Barrow direttamente da calcio pizzato da ottima posizione, ma palla sulla barriera. Secondo tempo di inerzia che si accende solo con gli ingressi di Rafael Leao, Brahim Diaz e Messias che creano non pochi pericoli alla retroguardia felsinea, come i tentativi di Pobega, di Rebic e dello stesso Diaz. Milan che reclama anche per un calcio di rigore al 90' per un presunto tocco di Lucumì col braccio (in effetti un pò largo), ma per l'arbitro non c'è nulla e non interviene nemmeno il VAR. Bologna che sembra in affanno, ma alla fine è un giusto pareggio.
Ecco le pagelle di Bologna Milan 1-1:

BOLOGNA

SKORUPSKI 6,5
Viene da tre cleen sheet consecutivi in casa. Compie delle ottime parate venendo impegnato dal terminale offensivo rossonero. Si esalta sulla punizione di Florenzi, ma non può nulla sul tiro dalla distanza di Pobega. Il resto della partita è sotto controllo.

POSCH 6,5
Ma che bella scoperta. Arrivato in sordina sotto le "Due Torri", ha sorpreso tutti per il suo ottimo rendimento che ne fanno uno dei difensori migliori del nostro campionato. Raramente sbaglia la giocata, ottima proiezione offensiva. Offre l'assist per il momentaneo vantaggio di Sansone. Peccato solo per l'ammonizione.

SOUMAORO 6,5
Si oppone come può alla potenza rossonera, cercando di mantenere il fortino inespugnato. Forse stilisticamente da rivedere, ma poco importa se il gioco riesce.

LUCUMI' 6,5
Il suo tallone d'Achille sembrano essere gli interventi aerei, dove soffre e non poco. In generale, una buona partita la sua, con qualche giocata d'anticipo a stoppare l'iniziativa rossonera, come nel primo tempo, ancora non abbiamo capito come ha fatto a prenderla! Graziato al 90' per quel tocco col braccio largo in area.

KYRIAKOPOULOS 5,5
Non era facile arginare la voglia di fare di Florenzi, eppure riesce in un paio di occasioni ad arrivare al cross per i suoi compagni. Non proprio una partita da ricordare, ma nel complesso, nemmeno da buttare. Forse un pò troppo lento nel ripartire dal basso e Skorupski se ne accorge quasi subito.

DOMINGUEZ 6
La famosa foga argentina che non manca mai. Partita presa in mano con tanta voglia di fare, di costruire, di rompere una gamba. Insomma Nico, va bene tutto, ma anche meno! Sempre presente dove c'è la palla. Corre tantissimo.

SCHOUTEN 5,5
Un ottimo recupera palloni. Le mille difficoltà create dalla verve rossonera vengono gestite con una calma quasi olimpica da parte sua, ma ha sul groppone l'errore che ha scaturito il pareggio rossonero.

AEBISCHER 6
Sostanza. Si rende protagonista di molti duelli in quella parte del campo, cercando di portare a termine un compito difficile.

FERGUSON 5,5
In quel di Bologna lo sanno: è nata una stella e questa stella si chiama Lewis Ferguson. Gioca con una facilità impressionante, detta i ritmi di gioco come se avesse 30 anni, invece di 23 (quasi 24). Ogggi per la verità, almeno nel primo tempo si è reso poco pericoloso, giocando più da centrocampista che da trequartista. In sostanza, bene ma potrebbe fare benissimo. 

BARROW 6
Non ha dalla sua la qulità della precisione e, forse, ne è pure consapevole. Allora decide di metterci della sostanza, con giocate al limite della decenza stilistica, ma che possano essere incisive e i risultati sono apprezabili. Sradica la palla dai piedi di Florenzi e da il via al vantaggiio firmato Sansone. E' un altro Barrow, questo di fine stagione, forse che si è svegliato nel momento giusto, nonostante siamo praticamente agli sgoccioli del campionato, ma è qui che calciatori come lui possono fare la differenza.

SANSONE 7
Il Milan ha un debito con lui. Se la passata stagione i rossoneri hanno festeggiato lo scudetto, un pezzettino di quel titolo è sicuramente di Sansone che segnò (dopo il liscio clamoroso di Radu) all'Inter. Debito estinto: ha segnato al primo minuto di gioco, anticipando di netto il suo diretto marcatore Kalulu.

ZIRKZEE 6
Sta dimostrando tanta voglia di fare. Manca però il gol e per un attaccante questa è come se fosse una condanna a morte. Gioca bene tra le linee, meno quando si presenta in area di rigore in qualità di terminale offensivo.

MORO 6
Troppo frettoloso nelle scelte, ma la base sembra essere buona. Buon ingresso il suo.

LYKOGIANNIS 5,5
Sembrava un pò macchinoso, poca fluidità nel cercare il compagno, nel fare la giocata giusta. Assolutamente da rivedere sui calci piazzati: non sappiamo ancora se il pallone sia sceso o abbia preso l'autostrada per la Luna...

MEDEL S.V.
Pochi minuti per lui, giusto per riprendere confidenza col campo. Saremmo poco obiettivi nel giudicarlo.

THIAGO MOTTA 6,5
Sta facendo un lavoro eccezionale, al di là dei risultati. In molti se ne stanno accorgendo e scommettiamo che la prossima stagione arriverà un'offerta importante per lui. Nel frattempo, se lo coccola il Bologna che viaggia spedito verso una posizione importante in classifica. Veder giocare questo Bologna è uno spettacolo per gli occhi e fa nulla che non arrivi il risultato: il Bologna c'è, ha una nuova mentalità e sogna in grande. Va aggiunto, poi, che non ha avuto, finora, un certo Arnautovic al meglio, non l'ha mai praticamente schierato se non in rare occasioni. Crediamo fermamente che stia facendo un ottimo lavoro, garantendo una certa stabilità in classifica e facendo "esplodere" gente semisconosciuta come Ferguson o Posch per citarne due. Affronta la partita con la solita mentalità offensiva cercando di pressare subito il portatore di palla e chiudere, in qualche modo la difesa e il gol lampo di Sansone ne è la prova.


MILAN

MAIGNAN 6
Per distacco, è il miglior portiere della nostra Serie A, capace di parate sensazionali e gioco di piedi niente male. Potrebbe essere il classico "spettatore non pagante" della partita, e in effetti lo è anche in occasione de gol di Sansone, dove la colpa è di tutti, da Florenzi che lascia andare Barrow, a Rebic che si fa saltare troppo facilmente da Posch a Kalulu che non chiude in modo deciso proprio su Sansone. Per il resto molto attento e reattivo.

FLORENZI 5,5
Sa rendersi pericoloso, anche quando viene lanciato nella mischia quasi a sorpresa. "Bello de nonna", come ha raccontato ultimamente, non ha passato un buon periodo e speriamo possa riprendersi al più presto. La sua partita è stata appena sufficiente, anzi quasi, incaricandosi di tutti i calci da fermo, dalle punizioni, ben calciata, ai calcio d'angolo forse un pò troppo "molli". Viene anche ammonito.

KALULU 5
Manca un pò. Forse la stanchezza, forse perchè distratto da altro, non è più il Kalulu straripante delle giornate scorse. Fa un compitino nella media, ma si perde la zampata di Sansone in occasione del vantaggio lampo felsineo e questo ne condiziona l'intera gara, sbagliando anche le cose più semplici.

THIAW 6
Interventi nella norma per lui. E' un buon difensore, capace di anticipare gli avversari con letture da veterano del ruolo. Buona partita.

BALLO-TOURE' 5,5
Ha l'arduo, difficoltoso, impossibile compito di sostituire un certo Theo Hernandez. La mancanza di Theo però si è sentita quando si era dall'altro fronte, quello offensivo, dove l'imprevedibilità e velocità di pensiero del francese ha lasciato spazio ad una lenta capacità di decisione di Ballo Tourè, oltre a cross prevedibili. Nel finale poi, non lo si vede praticamente mai. A Napoli si dice: "è bbell, ma nun abball" (è bello ma non balla, letteralmente), lui, invece, è "Ball(o), ma nun è bbell!"

VRANCKX 5,5
Centrocampista molto solido e dalla tecnica sopraffina, lanciato nella mischia in virtù dell'importante partita che aspetta il "Diavolo" nei prossimi giorni, il ritorno di Champions League contro il Napoli. Match non proprio da ricordare il suo, il tiro su cui scivola e manda alle stelle da buona posizione è emblematico per capire la sua partita. Viene anche ammonito.

POBEGA 7
Ha un buon piede che fa vedere anche in un'occasione, quella più importante: è merito suo se i rossoneri chiudono in parità il match. Raccoglie un pallone rinviato male da Schouten e non ci pensa troppo: tiro fortissimo che si piazza sotto l'incrocio e dietro le spalle di Skorupski. Molto meglio quando decide di spostarsi un pò più avanti e giocare di rifinitura. Il punto di oggi è tutto merito suio, diciamolo pure.

SAELEMAEKERS 5,5
Si smarca puntualmente e si pensa possa creare pericoli alla difesa di Thiago Motta. Da esterno, poi, sa accentrarsi bene, mette al centro alcuni cross che però non vengono premiati dai suoi compagni. Giocate forse un pò troppo leziose e degli uno contro uno niente male. Tutto ciò però è servito a poco.

DE KETELAERE 5
E' ufficiale: vince, a mani basse, il premio come "Bidone dell'anno" per la stagione 2022/2023. Non vogliamo essere precipitosi, a questo punto della stagione poi, non vogliamo assolutamente destabilizzare il calciatore, ci mancherebbe. Non sembra giusto, però, che, dopo averci inondato di belle parole, assistiamo ad uno spettacolo del genere, siamo noi ad essere destabilizzati dal suo stare in campo. Capiamo l'investimento (importante), capiamo la giovane età e l'adattamento, ma a tutto c'è un limite. Partita incommentabile!

REBIC 5,5
Oggi con la fascia da capitano al braccio. Non proprio una prova da incorniciare, ma va detto: tutto bene fin quando non decide di sparire letteralmente dal campo. Qualche strappo, qualche sgroppata verso l'area di rigore, ma serve di più, come ad esempio buttarla dentro sull'invito di Messias nel secondo tempo...

ORIGI 5
Non proprio pericoloso, anzi. I difensori felsinei vanno a nozze con la sua prevedibilità. Quanto è mancato Giroud lì davanti, assolutamente un ruolo e una potenza fisica diversa rispetto al belga.

CALABRIA 6
Sempre propositivo ed ultimo ad arrendersi. Scende in proiezione offensive, offrendo anche dei cross per i suoi compagni, qualche problemino sul ritorno in difesa, e infatti viene anche ammonito e salterà, in quanto diffidato, il prossimo match contro il Lecce. Foga eccessiva ed ecco che scatta il cartellino. Ci prova anche col tiro, sugli sviluppi di calcio d'angolo, ma la sfera termina fuori.

MESSIAS 6,5
Ormai non è più una storia da raccontare. Sappiamo la gavetta che ha fatto per arrivare fin qui, sappiamo quanto ha dovuto sacrificarsi. Ora è a tutti gli effetti un calciatore affermato e non possiamo farci distrarre, ancora, dalla sua storia precedente. Entra a gara in corso sostituendo il nulla dei suoi compagni e crea anche un'azione pericolosa, un passaggio davanti al portiere avversario che, però, Rebic decide di graziare. Ha fatto la differenza il suo ingresso.

LEAO 6
Il suo estro e la sua fantasia vengono limitati dallo stare in panchina. Pioli decide di non rischiarlo inizialmente e lo manda in campo quando capisce che il suo ingresso può fare la differenza. In effetti manda su di giri Posch ad un certo punto, ma attende troppo il momento giusto, nel frattempo passato. Bravo nell'offrire, invece, il pallone a Pobega in area che manca il suo secoindo gol oggi solo per un intervento di Lykogiannis.

DIAZ 6
E' l'uomo più in forma dei suoi e cerca di trascinare il Diavolo alla vittoria tentando anche di segnare, su invito del solito Leao, ma il tiro finisce di poco sulla destra della porta difesa da Skorupski.

GABBIA S.V.
Pochi minuti, sa spazzare quando il pallone è tra i suoi piedi.

PIOLI 6
La testa è alla Champions, è innegabile e ha cercato di preservare le energie adatte per la prossima, importantissima, partita europea. La Coppa influisce, e non poco, sulle scelte del tecnico emiliano, che cambia praticamente tutti, ma dieci cambi sono tanti. Importante turnover per lui, che ha come desiderio quello di vincere la Champions per dare una gioia ai suoi tifosi, sottovalutando, facile a pensarlo, l'impegno di campionato, dato il passo importante che ha il Napoli quest'anno. Eppure la qualificazione alla prossima Champions League è tutt'altro che scontata. La esuberanza dei "non titolari" ha fatto danni praticamente subito con il Milan costretto rincorrere già dopo appena un minuto di gioco .Il rischio corso dal tecnico del diciannovesimo scudetto rossonero è stato quello di aver fatto giocare tanti interpreti tra loro senza che avessero, però, dei punti di riferimento ben precisi. Il pregio, forse, è quello che ha voluto far sentire tutti importanti. Alla ricerca della sua 100^ vittoria sulla panchina del Milan, ma non è arrivata. 

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