Queste le parole del mister del Monza alla vigilia del match contro la Salernitana:
Cosa hai detto alla ripresa degli allenamenti? Non c’è un giocatore che tu hai migliorato.
“Abbiamo analizzato la partita, come sempre. La facciamo sempre, ovviamente abbiamo analizzato le cose buone e ovviamente sono state tante. Una squadra che ha interpretato benissimo la partita, alla fine mi è venuto da dire che per dare valore alla vittoria, c’è bisogno di una grande interpretazione a Salerno. Se abbiamo fatto due passi avanti, ne possiamo fare tre indietro a Salerno. Sono contento della crescita dei giovani. Sono tutti dentro ad un contesto che gira bene. Mi mettono in difficoltà, domani sarà una partita difficile e da affrontare con la giusta mentalità.”
Ripercorriamo l’inizio della carriera tua, io adesso le chiedo il Palladino allenatore è meglio di quello calciatore?
“Riguardo Salerno io son stato benissimo e sono stato amato. Ho cercato di dare il massimo, ho vissuto emozioni bellissime. Ho un ricordo bellissimo dei tifosi e una salvezza molto difficile. È stato un anno bellissimo anche di una città meravigliosa. Palladino allenatore o calciatore: io sono affamato per un miglioramento quotidiano. Ho grandi ambiziosi. Amo questo lavoro. Vivo ogni secondo per migliorarmi e per migliorare tutti e per dare il meglio. Io sono grato alla società e ho un grande senso di responsabilità su di loro e i tifosi che ci danno sempre manforte.”
C’è nel tuo Monza, un Palladino?
“Beh, ci sono tanti giocatori di talento. Daniel ha tanto talento, Vignato. Per non parlare di Carboni, Zerbin ecc. Siamo zeppi. Possono essere tanti. Le mie squadre più hanno giocatori di talento, più sono contento. Non ne cito uno, ne abbiamo tanti, io cerco di liberare il talento. Questo è il mio compito. Dobbiamo mettere in condizioni di far bene.”
Molti dicono che a Salerno si troverà un ambiente ostile, ma a me viene da dire il contrario. L’altro giorno c’è stata una rissa con i tifosi. Cosa ne pensi?
“Beh, io conosco bene l’ambiente. Hanno un amore smisurato con la squadra e verso lo sport. Sono diecimila per una squadra ultima. Penso che troveremo un ambiente difficile, ma dipende da noi e dalla nostra interpretazione e dal rispetto verso i nostri avversari. Dobbiamo andare lì con il coltello tra i denti e molto concentrati, le insidie sono dietro l’altro. Dipende da noi e da come approcciamo la partita. Mi aspetto una reazione positiva della squadra, mi interessa la mentalità. Domani è più difficile della partita contro il Milan. Mi è successo da allenatore e calciatore.”
Contro il Milan sei stato il primo a capire la gravità su Izzo, molti hanno detto che si trattava di simulazione. Domani ci saranno tanti tuoi parenti?
“Io mi son accorto perché son tornato indietro a vedere il monitor che abbiamo in tempo reale. Ci poteva essere una reazione di una spinta. La reazione va condannata. La reazione credo che sia giusta l’espulsione. Non c’è stata nessuna polemica, penso che sia giusta e doverosa. L’espulsione è sacrosanta. A Salerno c’è tutta la mia famiglia a tifare per noi.”
Conosci Liverani? Cosa temi?
“Lo conosco come allenatore, è un allenatore che piace il gioco, sa difendersi e attaccare. Con il nuovo allenatore, è una squadra ferita dalla partita contro l’Inter. Mi aspewtto una loro reazione e quindi poi dobbiamo essere bravi le loro trami di gioco, le fasi di possesso e non possesso. L’abbiamo studiato tanto e penso che sia stato fatto un buon lavoro e mi aspetto una buoan partita da parte di tutti.”
